
A Locarno, in località Campagna in Selva, la Swisscom ha chiesto di poter sostituire tre antenne per la telefonia mobile. La domanda di costruzione, però, ha sollevato i dubbi di alcuni consiglieri comunali, che hanno inoltrato un’interrogazione per fare chiarezza.
Primo firmatario è il verde Marko Antunovic, che denuncia “un in-carto poco chiaro”. La domanda di costruzione, infatti, non specifica se si tratti di antenne 5G o meno, ma le schede tecniche allegate lo fanno sospettare, spiega Antunovic. “Il sottoscritto si permette ram-mentarvi che, da un’indagine svolta al principio del corrente anno, il 75 % dei ticinesi si sono dichiarati sfavorevoli all’introduzione della tecnologia 5G, come pure la maggioranza della popolazione svizze-ra”, si legge nell’atto, firmato anche da Matteo Buzzi (Verdi), Rosan-na Camponovo (Ps), Simone Beltrame (Ppd), Mauro Cavalli (Ppd), Simone Merlini (Plr), Eleonora Pellanda (Plr), Tania Arrigoni (Lega), Darwin Dadò (Lega).
La paura dei cittadini nei confronti dell’inquinamento elettromagne-tico “va rispettato e ascoltato”, scrivono gli interroganti. “La Swisscom sta mancando di rispetto verso i locarnesi, poiché nella do-cumentazione allegata all’istanza non è comprensibile ciò che real-mente intende realizzare”.
Ecco le domande al Municipio:
1. Le 3 antenne in parola verranno sostituite con la tecnologia 5G?
2. Se sì, il lodevole Municipio è al corrente della mancanza di tra-sparenza degli incarti? Intende procedere per rendere comprensibile la documentazione a tutti i cittadini?
3. Se sì, quali azioni concrete sono previste, entro quando? Con quali obiettivi?
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