Ticino
"Quei 626'940 franchi li vogliamo per davvero"
"Quei 626'940 franchi li vogliamo per davvero"
"Quei 626'940 franchi li vogliamo per davvero"
Redazione
8 anni fa
Gli elicotteristi fanno sul serio col Cantone: "Dopo la fattura il richiamo, poi il precetto esecutivo"

Non è una semplice provocazione la fattura da 626'940 franchi inviata al Cantone da parte di Giovanni Frapolli (Heli-Tv), Renato Belloli (Heli-Rezia) e Rolf Marending (Eliticino-Tarmac aviation) a nome di tutte le ditte di elicotteri civili della Svizzera italiana (vedi articolo suggerito), le quali lamentano un crescente utilizzo dei mezzi dell'Esercito nelle operazioni di spegnimento degli incendi in barba alla convenzione siglata dalle parti.

"Quei soldi li vogliamo" dichiara Frapolli, interpellato da La Regione. "Ora sono passate tre settimane dall'invio della missiva e della fattura e nessuno si è preso la briga di mandare almeno due righe, di chiederci una spiegazione o un incontro. Dopo trenta giorni partirà il richiamo, dopo altri cinque un precetto esecutivo. È la procedura ordinaria."

Dal canto suo Belloli spiega di non volere la guerra col Cantone, bensì una discussione costruttiva sul futuro. Perché mettersi a disposizione dell'ente pubblico "rappresenta un impegno veramente importante."

Frapolli racconta ad esempio di una volta in cui i suoi elicotteri erano già partiti per andare a spegnere un incendio, ma gli fu detto: "Andate pure a casa che tocca al Super Puma".

Super Puma che, in base alla convenzione datata 2004, dovrebbero essere chiamati solo in gravi situazioni di emergenza.

Si è quindi ora in attesa della presa di posizione del Cantone, che finora non ha ancora commentato la fattura.

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