
Sabato 27 settembre, dalle 9.00 alle 14.00, si terrà presso il Liceo di Bellinzona una mattinata organizzata da ErreDiPi dedicata a tutti gli ordini scolastici. L’obiettivo è far emergere le criticità per poi condividerle con le autorità allo scopo di migliorare l’insegnamento. Da noi interpellato, il portavoce della Rete di Difesa delle Pensioni Enrico Quaresmini ci ha spiegato che l’attività verrà compattata nell’arco della mattina, “in modo da lasciare poi il tempo libero per la manifestazione per la Palestina”. L’idea – prosegue Quaresmini – è quella di avere due ospiti: Chiara Fois, insegnante e scrittrice italiana, che parlerà di come dovrebbe essere la scuola e Luca Pellegrini, ticinese che insegna a Losanna e attivo in Romandia, che parlerà invece di come ci si può mobilitare. “L'idea è anche quella di avere docenti di tutti gli ordini scolastici, in modo che si conoscano tra di loro, ma anche per decidere insieme quali sono le rivendicazioni e capire cosa funziona e cosa no”.
Una piattaforma di richieste
Il portavoce di ErreDiPi ci ha poi spiegato che l’idea è quindi di mettere assieme una piattaforma di richieste, “in modo da migliorare la scuola, che è sotto pressione. Genitori, nonni e insegnanti sono consapevoli che i ragazzi sono sempre più fragili, perché la società muta velocemente e loro faticano a starci dietro. E spesso questa fatica viene scaricata a scuola”. La pressione che sta vivendo la scuola ticinese “va ricondotta al fatto che la politica di austerità – ovvero i tagli – che va avanti da diversi anni ha toccato anche la scuola”. Quaresmini ha quindi citato il tentativo, lo scorso anno, di ridurre i contributi cantonali per le scuole elementari, in particolare per i docenti di educazione fisica e musicale. “Noi ci siamo opposti con una petizione, che è stata ritirata. Però la pressione c'è, quindi bisogna stare uniti, vedere quello che non va e decidere insieme per cosa lottare e come farlo”.
Questione DECS
Ma da cosa nasce la necessità di organizzarvi tra di voi? Il Dipartimento non vi ascolta o non vi dà magari l’occasione per formulare le rivendicazioni e suggestioni di ErreDiPi? “Come Rete di Difesa partiamo sempre dal basso. Cerchiamo quindi di conoscere le persone e capire quali sono le loro idee. È questo il nostro modo di procedere. Poi, ovviamente, arriverà il momento in cui bisognerà redigere una lista delle cose che, secondo noi, non vanno bene e quali invece sì. Poi si deciderà cosa fare. Quindi non è una questione di assenza di ascolto dall’altra parte: è una questione di auto-organizzazione. Ed è questo il concetto che noi abbiamo”.
Tagli 2026
Proprio in questi giorni iniziano a circolare notizie su possibili tagli di nuovo al settore della scuola nel preventivo 2026. Siete preoccupati? “Lo siamo, perché l'abbiamo già visto l'anno scorso: tagliare sulla scuola non è più un tabù. Quindi, cerchiamo di anticipare in modo da non arrivare impreparati quando squaderneranno le misure di risparmio. Motivo per cui conoscersi, parlarsi e sapere a chi rivolgersi e in quale scuola è cruciale per noi”, conclude Quaresmini.