Ticino
Quando un reality Usa sceglie il Ticino
Daniele Coroneo
2 anni fa
Ieri sera è andata in onda la prima delle due puntate “ticinesi” di “The Amazing Race”, reality tivù Usa giunto alla 33esima stagione

È fra i capisaldi della programmazione tivù a stelle e strisce: sta andando in onda in queste settimane la 33esima stagione di “The Amazing Race”, reality trasmesso dalla Cbs, una delle principali emittenti statunitensi. Il reality è una sorta di caccia al tesoro intorno al mondo in cui 11 coppie competono fra loro: in palio per la coppia vincitrice c’è un premio di un milione di dollari. Ieri sera e la prossima settimana il programma ha portato i concorrenti in Svizzera, anche a Sud delle Alpi: Ticinonews ha così raggiunto Vasco Pedrolini, referente della produzione sul territorio su mandato della Ticino Film Commission, che ci ha spiegato i retroscena del lavoro con una troupe americana di oltre 200 collaboratori.

160mila franchi di spesa
“Ogni coppia di concorrenti era seguita da un cameraman e da un fonico”, descrive sorpreso Pedrolini. “Il giorno dello shooting a Lugano la troupe aveva portato 260 pernottamenti negli alberghi”. Numeri importanti e che ci vengono ribaditi dalla Ticino Film Commission, che quantifica una spesa diretta di 160mila franchi sul territorio e 20 professionisti ingaggiati in Ticino. “Decisamente dei mezzi che da queste parti non avevo mai visto”, commenta Pedrolini.

Grande organizzazione
Dopotutto si sa: agli americani piace fare le cose in grande. Un altro aspetto tipicamente “Made in Usa” che Vasco Pedrolini ha notato è la cultura del lavoro: “Sono rimasto impressionato dalla grande gerarchizzazione nella produzione. Erano persone improntate alla praticità ma molto esigenti, richiedendo di essere raggiungibili, a causa del fuso orario, anche di notte”. Pedrolini e gli altri collaboratori ticinesi hanno inoltre dovuto firmare un accordo di non divulgazione dei contenuti delle riprese prima della loro diffusione televisiva: “Dieci pagine fitte fitte, in inglese, preparate dagli avvocati di Cbs. Ho dovuto mettere subito in chiaro con i collaboratori che anche le fotografie sul set erano proibite”. Le cifre in gioco sono in effetti imponenti: “In palio c’è un montepremi di un milione di dollari. Se il secondo classificato, per dire, ritiene che il vincitore sia stato anche vagamente favorito dalla diffusione in rete di immagini o informazioni legate alla gara, si rischia che coinvolga i suoi avvocati. È un po’ il limite degli Stati Uniti”.

Tre mesi di lavoro per un solo giorno di riprese
Le riprese si sono svolte sull’arco di una sola giornata, ma hanno richiesto a Vasco Pedrolini un impegno di tre mesi per la ricerca di luoghi dove ambientare le riprese e le sfide dei concorrenti. Molte scene sono state girate a Lugano, per le quali fondamentale è stato il ricorso all’Ufficio autorizzazione e eventi della Città di Lugano, istituito anche per aiutare le troupe cinematografiche e televisive a ottenere con maggiore facilità diritti e autorizzazioni per effettuare le riprese. The Amazing Race ha però toccato anche il Sopraceneri. Fra i luoghi scelti c’è infatti anche la diga della Verzasca, che per The Amazing Race è un piacevole ritorno: il reality era infatti già passato dal celebre sbarramento idroelettrico, ormai abituato a finire sui grandi e sui piccoli schermi di tutto il pianeta.

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