L'intervista
"Quando si ha una malattia bisogna vivere giorno per giorno con positività"
Redazione
un anno fa
Nell’edizione di ieri di Ticinonews abbiamo visto la testimonianza di una paziente che, nonostante le difficoltà incontrate, ha superato con forza un cancro al cervello e vuole lanciare un messaggio di speranza e positività a chi sta vivendo questo percorso.

“Sono sempre stata una persona molto sana, da tutta la vita. Un giorno però sono arrivata in ufficio e dopo essere stata salutata dai colleghi mi sono accorta che non riuscivo a rispondere, e loro si sono resi conto che qualcosa non andava. Così mi hanno portato subito dal medico, il quale ha detto che era necessario trasferirmi in ospedale. Una volta lì, dopo tutti i test, mi hanno trovato un cancro alla testa”. In un giorno qualunque di sei anni fa Rosa Lordelli ha scoperto di essere malata di cancro maligno al cervello. Dopo un’operazione d’urgenza al Civico di Lugano, a causa degli strascichi lasciati dalla malattia, per un mese e mezzo ha soggiornato all’Hildebrand per fare riabilitazione. “Non riuscivo né a scrivere né a leggere, parlavo male e lì mi hanno davvero aiutata molto”.

Una malattia che lascia il segno

Anche a diversi anni di distanza Rosa è seguita da una logopedista: la fatica a memorizzare eventi, o anche un testo scritto, permane. “Faccio fatica a leggere, di un giornale – ad esempio – leggo solo il titolo. Non riesco più a memorizzare, dimentico subito quanto ho appena letto. Diverso è invece con la televisione, dove riesco a ricordare meglio quello che ho sentito”. Per il resto Rosa dice di sentirsi bene: guida, fa ginnastica, dipinge. Insomma, memoria a parte, Rosa conduce la vita che ha sempre condotto prima della malattia.

“L’importante è essere positivi”

Ed è proprio la sua energia e positività che l’ha aiutata ad affrontare il percorso delicato che tutte le persone con diagnosi di tumore devono percorrere. “Io dico sempre di essere positivi, perché è importante vivere giorno per giorno. Non ho mai sofferto il fatto che mi sono ammalata, ho continuato a vivere la mia vita normalmente”. Rosa ci tiene infatti a dire a coloro che sono tristi per una malattia di non esserlo, “perché devono stare bene e vivere giorno per giorno, senza soffrire. C’è sempre qualcuno che può aiutarti a guarire”.

Gruppo di supporto

Ad aiutare il processo di guarigione c’è anche un nuovo gruppo di supporto, organizzato dall’EOC in collaborazione con la Lega Cancro Ticino. Oltre a informare, il gruppo vuole essere un momento di condivisione, di scambio tra i pazienti ma anche per i loro famigliari, come spiegatoci dalla responsabile della riabilitazione oncologica Lega Cancro Ticino Noëlle Bender. “Questa malattia colpisce la famiglia intera. Anche i famigliari hanno bisogno di sostegno in questo percorso. La riabilitazione oncologica può infatti aiutare il sostegno sia a pazienti che famigliari durante tutto il percorso della diagnosi fino anni dopo la guarigione”. Anche Rosa ha preso parte a tutti e sei gli incontri che si sono tenuti finora, portando la sua forza, la voglia di vivere e spronando anche gli altri. “Quando vedo che tutti sono tristi io mi sento di dire che non si può vivere così, perché la malattia ormai non c’è più e quindi dovete riprendere a vivere bene. Devi essere felice di vivere, ed è la cosa più importante: la positività”.