Ticino
Quando la ferrovia fa perdere il sonno e la salute
Il Municipio di Riviera ha commissionato uno studio d’impatto fonico. Pedersoli: “Parametri superiori rispetto a quelli indicati nelle normative”

I treni merci attraversano Osogna e Cresciano più di 33mila volte l’anno; oltre 55mila sono invece i passaggi dei convogli viaggiatori. Una situazione che a detta di molti è peggiorata con la posa dei ripari lungo la ferrovia: rumori e vibrazioni sono diventati all’ordine del giorno, soprattutto nelle fasce notturne quando il trasporto merci aumenta. Per capire quanto fosse grave la situazione, il Municipio di Riviera ha commissionato uno studio d’impatto fonico allo studio Bonalumi Ferrari Partner.

Effetti negativi sulla salute
“Abbiamo registrato in alcuni casi dei parametri superiori rispetto a quelli indicati nelle normative”, spiega ai microfoni di Ticinonews l’architetto Stefano Pedersoli. Si parla di emissioni sonore oltre le soglie e vibrazioni all’interno degli edifici, con effetti negativi sulla salute e sul sonno. Una situazione che non potrà che degradare con il previsto aumento del traffico merci. Da queste parti, insomma, Alptransit non ha portato grandi benefici e anzi, per il sindaco di Riviera Alberto Pellanda è una promessa infranta, perché insieme alle gallerie di base, la regione si aspettava la circonvallazione Bellinzona-Biasca, progetto slittato a chissà quando. “È un rammarico e una certa amarezza nei confronti delle autorità che non mantengono quanto promesso”, sottolinea Pellanda.

Ridurre la velocità?
Proprio alle autorità cantonali e federali sono destinati gli esiti dello studio sull’impatto della ferrovia. DATEC, Dipartimento federale dell’interno, DT e DSS, perché non si parla solo di trasporti ma soprattutto della salute della cittadinanza. In questo senso, il Municipio ha in mente anche una soluzione per migliorare in fretta la situazione. “A breve termine sarebbe da proporre la riduzione della velocità dei convogli, sarebbe un primo passo che potrebbe essere fatto senza troppi patemi d’animo”, conclude il sindaco. La riduzione della velocità non apporterebbe grossi cambiamenti nella lunghezza del viaggio: da stime fatte si parla di uno-due minuti in più su tragitti lunghi ore.

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