Ticino
Quando l’accoglienza passa dalla lingua
Immagine Putzu
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Daniele Coroneo
2 anni fa
All’Oratorio di Lugano è iniziato questa mattina il primo corso di italiano fornito alle mamme rifugiate arrivate nel nostro cantone. Don Emanuele: “Non solo un corso di lingua, ma una vera esperienza di inserimento”

Non si ferma l’esodo dei rifugiati ucraini, anche verso la Svizzera e il Ticino. Le iniziative solidali si moltiplicano: fra queste, una delle più recenti ha avuto il via questa mattina all’Oratorio di Lugano, dove è iniziato un corso di lingua italiana per le madri ucraine.

Bisogno fondamentale
“L’idea è stata avanzata dalle stesse mamme e maestre che oggi hanno iniziato a dare lezioni di italiano”, spiega a Ticinonews don Emanuele Di Marco, direttore dell’Oratorio di Lugano. L’organizzazione è ancora in divenire, ma l’obiettivo è chiaro: “Il nostro desiderio è accogliere in maniera appropriata queste persone e il tema della lingua si è rivelato subito un loro bisogno fondamentale”. Questo non ha potuto fare a meno che tradursi nel successo raccolto dall’iniziativa: “L’ottantina di posti disponibili è andata subito a ruba e siamo pronti a dare lezione anche a un centinaio di persone”. Senza però volere esagerare: “Sappiamo che in Ticino arriveranno altre mamme e che ci saranno altri gruppi e associazioni che si metteranno a disposizione fornendo dei corsi di lingua”, precisa il sacerdote. “Preferiamo potere seguire adeguatamente le mamme che attualmente frequentano le nostre lezioni, magari provando a coinvolgere i loro bambini in attività. Non vogliamo infatti che sia “solo” un corso di lingua, ma una vera esperienza di inserimento nella società che li ospita”.

Gratitudine
Il successo del programma di insegnamento non si vede solo nei numeri, ma anche sui volti delle partecipanti: “La barriera linguistica crea qualche difficoltà, ma io questa mattina ho percepito tanta gratitudine per quanto stiamo facendo per loro”, commenta don Emanuele. Ad accogliere le corsiste c’erano anche dei disegni di benvenuto realizzati dai piccoli frequentatori dell’oratorio. “In una situazione del genere, gesti di questo tipo compiuti da dei bambini sono una via diretta per il cuore di una mamma”.

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