Sanità
Psicologi in formazione non rimborsati, "si lasciano soli migliaia di pazienti"
Redazione
2 anni fa
Il presidente dell’Associazione Ticinese degli psicologi Nicholas Sacchi spiega la situazione che si è venuta a creare con il cambio di modello lo scorso luglio: "A rischio la formazione stessa degli psicologi".

"Siamo in un periodo storico in cui la richiesta è decisamente aumentata. Già prima della pandemia si era registrato un manco di personale qualificato e specializzato nelle zone rurali, soprattutto per la presa a carico di adolescenti e  bambini. In generale la domanda supera l'offerta". Il presidente dell’Associazione Ticinese degli psicologi Nicholas Sacchi dipinge un quadro preoccupante per quanto riguarda la disponibilità degli psicologi nel Cantone. Una situazione che rischia di aggravarsi ora che Santésuisse, con il cambio di modello avvenuto lo scorso 1° luglio, non si fa più carico delle prestazioni degli psicologi e psicoterapeuti in formazione. È perlomeno quanto ha denunciato la Federazione Svizzera degli psicologi, che ha sporto denuncia contro l'associazione mantello rivolgendosi all'autorità di sorveglianza, ovvero l'Ufficio federale della sanità (Ufsp).

Le conseguenze

Con la nuova posizione di Santésuisse, il rischio è infatti che migliaia di pazienti vengano lasciati soli e che gli psicologi non possano terminare la loro formazione. "Gli psicologi e psicoterapeuti in formazione non potranno espletare il loro lavoro e quindi seguire i pazienti che hanno già in carico, perché verrà interrotta non solo la possibilità di fatturazione, ma verrà sospesa anche la filiera formativa dello psicologo in formazione. Quest'ultimo non può accumulare le ore di esperienza necessarie per il conseguimento del titolo".

Le perdite stimate

Stando a un sondaggio di un gruppo intercantonale romando e ticinese, che ha interpellato circa 350 psicoterapeuti in formazione, la perdita stimata è di oltre 12'000 pazienti. Numeri non indifferenti e parziali che dicono, in realtà, di cifre ben più alte e di un bisogno accresciuto. "Privare in questo momento la popolazione di un cospicuo numero di persone in formazione in grado di recepire la domanda delle persone che necessitano di sostegno psicologico è come togliere una categoria sanitaria in un momento di grande domanda e ricerca".

"La risposta di Santésuisse è fuorviante"

Santésuisse ha risposto alle accuse con un comunicato stampa in cui si legge: “Le disposizioni del Consiglio federale nell'ordinanza sull'assicurazione malattia sono chiare: solo gli psicologi-psicoterapeuti abilitati possono fatturare le loro prestazioni autonomamente all'Assicurazione Malattia Obbligatoria (Aos). Questo non è il caso per le persone in formazione post-laurea”. Affermazione che secondo il presidente dell’Associazione Ticinese degli psicologi Nicholas Sacchi è fuorviante: "Il Consiglio federale ha espresso chiaramente che gli psicologi e psicoterapeuti in formazione, inquadrati all'interno di uno studio o di un'organizzazione in cui vi è un supervisore, possono lavorare ed essere retribuiti, con una decurtazione del 10% della tariffa".