Ticino
Pse: “Niente piano B? Una panzana”
Marco Jäggli
4 anni fa
Fulvio Pelli, presidente del comitato d’opposizione al Polo sportivo luganese, esprime la sua contrarietà al progetto: “Stadio e palazzetto dovevano costare al massimo 130 milioni, si potrebbero raccogliere benissimo con un prestito pubblico”

Dopo la conferenza stampa dell’Mps, oggi un altro fronte per il “No” al Polo sportivo e degli eventi di Lugano si è riunito per manifestare la sua contrarietà. Si tratta di un gruppo eterogeneo di personalità di diversi scheriamenti politici, convinte della necessità di costruire uno stadio e un palazzetto dello sport in tempi brevi, ma non alle condizioni presentate dal Municipio. Presenti all’incontro Martino Rossi (Ps), Danilo Baratti (Verdi), Tamara Merlo (Più Donne) e Maria Clara Magni a nome delle associazioni ambientaliste che hanno sposato le ragioni del “No”.

Capofila Fulvio Pelli, consigliere comunale ed ex Presidente del Plr Svizzero, che a Ticinonews ha spiegato più nel dettaglio la posizione del Comitato: “Il motivo è molto semplice: per raggiungere un obiettivo, che è costruire lo stadio e il palazzetto, si usano mezzi sproporzionati”, argomenta Pelli. “Un progetto che doveva costare 100-120 o 130 milioni per finire mobilita mezzo miliardi di franchi, inoltre sacrifica superfici oggi destinate allo sport in favore di attività commerciali, che in quel luogo non ci sembrano appropriate”.

“Non credo non ci sia un piano B”
Il Municipio però dire “o si fà così o il progetto non si farà”... “Beh, così dicendo il Municipio dice ‘non ho un piano B’. Io non ci credo. Il Municipio ha un piano B: ha un progetto in fase di approvazione, senza opposizioni... deve solo risolvere il problema del credito e questo si può risolvere benissimo con un prestito pubblico. A quel punto raccoglierà 120-130 milioni in tre giorni. Quindi questa storia è una panzana”.

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