
Il governo italiano ha approvato stamane un disegno di legge che istituisce "misure contro la prostituzione", messo a punto dalla ministra per le Pari Opportunità Mara Carfagna (nelle foto sotto, in versione ministro ed in versione showgirl, ndr.). Prostituirsi nei parchi, nelle strade, in aperta campagna sarà vietato. Per i trasgressori (clienti ed operatori del sesso) sono previsti l'arresto da cinque a quindici giorni e un'ammenda da 200 a 3 mila euro. E questa legge potrebbe fare notevolmente aumentare il giro e gli affari dei locali a luci rosse ticinesi.La prostituzione in luogo pubblico in Italia è fenomeno di "allarme sociale". Come tale è reato e va punito, perfino col carcere, in egual maniera fra chi la esercita e chi se ne avvale, è la premessa del ddl di quattro articoli. In una conferenza stampa la ministra Carfagna ha tenuto asottolineare che è dal 1958, dal varo della legge Merlin, che si "interviene per la prima volta" in tema di prostituzione. L'impianto dell'odierno ddl pone la "priorità" sulla prostituzione di strada che permette di contrastare lo sfruttamento della stessa prostituzione e la criminalità organizzata. Resta esclusa la punibilità della persona che esercita la prostituzione perché costretta da violenze o minacce. Mara Carfagna, sollecitata dai giornalisti sui luoghi in cui si potrà esercitare la prostituzione, ha ribadito che ciò che "sta cuore al governo" è la prostituzione in strada perché procura "allarme sociale. E non è solo per decoro urbano". Si tratta - ha precisato - di contrastare lo sfruttamento: "per il governo la priorità è la lotta a questi reati, che condanna fermamente". Inoltre, ha smentito di aver ipotizzato nel passato la creazione di cooperative del sesso. "Noi siamo molto felici", commenta con ironia il coordinatore Casi e criminologo Michel Venturelli. "Siamo molto soddisfatti - aggiunge - e aspettiamo i clienti italiani a braccia aperte". "L'italia - aggiunge Venturelli - ha fatto passare una legge. Ora stiamo alla finestra e vedremo come faranno ad applicarla, visto che le loro carceri sono piene e la polizia italiana ha anche altro da fare"."Almeno i clienti italiani delle prostitute potranno venire da noi in Ticino. E cioé in posti seri, puliti, controllati e sicuri", aggiunge raggiante il patròn dell'Oceano, il noto postribolo di Grancia, Ulisse Albertalli. "E secondo me - conclude Albertalli - on questa legge i clienti italiani nei locali ticinesi potranno aumentare del 15-20%". joe.p.
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