
Meno sud e centro americane. Meno russe ed ex-russe. Meno ungheresi. Ma più rumene. Molte più rumene. Quasi un'invasione di rumene. Che sì, sono giovani e belle. Ma il fenomeno solleva anche qualche preoccupazione.“Quest’anno l'afflusso di ragazze rumene è decisamente aumentato”, ci dice Ulisse Albertalli, gestore dell'Oceano, storico locale a luci rosse di Grancia. “Noi non accettiamo i papponi e dunque qui in Ticino le rumene si sentono al sicuro, molto più che in Italia. Inoltre in Ticino guadagnano bene. E dunque vengono volentieri. Molto volentieri. Si passano la dritta l’un l’altra, con il passaparola”. “L’aumento delle rumene - precisa Alex Serfilippi di Teseu, la buoncostume ticinese - è riscontrabile con l'entrata nella Comunità Europea della Romania, in particolare dall'inizio di quest'anno”. “Questo incremento mi preoccupa tantissimo - rende però attenti il criminologo Michel Venturelli - perché l’impressione che ho è che una parte di queste ragazze potrebbe essere gestita direttamente dall’Italia. Il rischio è insomma che dietro a queste ragazze ci siano delle persone che si arricchiscono illegalmente con lo sfruttamento della prostituzione”. “Sappiamo - ci dice ancora Serfilippi - che ci sono delle organizzazioni rumene che controllano le ragazze, però non ci sono riscontri oggettivi che vi siano organizzazioni attive in Ticino. Gli eventuali papponi rimangono nel loro paese o nelle nazioni limitrofe, per esempio in Italia, dove attendono l'invio del denaro delle ragazze. Denaro che è provento della prostituzione illegale. Con internet ed i trasferimenti bancari e postali la figura del pappone è cambiata. L’auto targata Romania che viene in Ticino a fare il giro dei postriboli non si vede più da tempo”.La preoccupazione insomma è reale. Ma la situazione in Ticino è sotto controllo. “Teseu - spiega infine Serfilippi - è sempre presente, sul terreno, per interventi di vario tipo. La situazione viene monitorata costantemente con dei riscontri sulla nazionalità delle persone che esercitano la prostituzione in modo legale ed illegale in Ticino”. “Il fenomeno - conclude Serfilippi - viene tenuto sotto controllo prestando particolare attenzione a non permettere ad organizzazioni criminali di istallarsi nel nostro cantone”. Arrivando in massa in Ticino le ragazze rumene - tenendo in considerazione il fatto che la Romania non ha ancora ratificato gli accordi bilaterali con la Svizzera - hanno solo anticipato i tempi. Se gli accordi verranno ratificati, referendum permettendo, l’entrata in vigore dovrebbe essere fissata al 1° gennaio 2010. E a quel punto anche le ragazze rumene potranno beneficiare di un permesso di lavoro in Svizzera. Ed esercitare dunque la professione di prostituta - anche legalmente - pure in Ticino. Questa, insomma, è solo la prima ondata. [email protected]
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