
Un 52enne di Como e un 36enne di Saltrio sono stati rinviati a giudizio in Italia con l'accusa di favoreggiamento della prostituzione, avvenuta oltreconfine.
I due accompagnavano una ragazza albanese a prostituirsi in un postribolo di Chiasso. Nello stesso procedimento era coinvolto pure il convivente della ragazza, un 44enne albanese accusato di induzione e sfruttamento della prostituzione, ma la sua posizione è stata stralciata in quanto risulta irreperibile.
Secondo la ricostruzione del sostituto procuratore di Como, Mariano Fadda, la ragazza aveva iniziato a lavorare in un locale erotico di Chiasso nel febbraio 2010. Il 44enne albanese aveva chiesto al 52enne italiano di accompagnarla al lavoro. A fine turno era invece il 36enne, tra l'altro impiegato precario del bordello di Chiasso, a riportarla a casa in Italia.
Tutti i guadagni della prostituta sarebbero andati al convivente albanese, che la picchiava in caso di proventi inferiori alle aspettative. Non sono invece ancora stati specificati i vantaggi economici o di altra natura percepiti dai due italiani, che hanno scelto di andare a processo senza riti alternativi.
© Ticinonews.ch - Riproduzione riservata