
L’intera struttura dell'ex clinica di Sementina, come noto è stata acquistata dall’Ente Ospedaliero Cantonale (EOC) ed è stata oggetto di una radicale ristrutturazione. L’interesse dell’EOC nell’acquisto della struttura risale ormai all’inizio del 2012, quando aveva accolto favorevolmente la sollecitazione del Consigliere di Stato Paolo Beltraminelli di verificare la possibilità di rispondere adeguatamente alla cronica mancanza di posti letto per gli anziani nel Bellinzonese. La difficoltà di trovare degli sbocchi a pazienti ricoverati negli Ospedali regionali, pazienti sempre più anziani, fragili, malati cronici e polimorbidi, è stato uno degli elementi critici che ha indotto l’EOC ad occuparsi anche del recupero di questa struttura nel contesto socio-sanitario cantonale e, in particolare, del Bellinzonese.
Nel gennaio 2012 la Direzione della Casa per anziani del Circolo del Ticino è stata contattata dall’Ufficio anziani del Dipartimento della socialità e della sanità (DSS) per valutare la possibilità di assumere la gestione della parte stazionaria della ex-Clinica. Dopo attenta valutazione, la Delegazione consortile si è dichiarata disponibile ad entrare in materia e approfondire la proposta, partecipando ad alcune sedute con l’EOC, il DSS e i progettisti.
Le trattative hanno ripreso slancio definitivo con la decisione del Gran Consiglio del 15 dicembre 2015, che ha ancorato nella Pianificazione ospedaliera la funzione riconosciuta alla ex-Clinica, di disporre di 30 letti CAT (Cure Acute Transitorie) / STT (Soggiorni Temporanei Terapeutici) e 20 letti ST (Soggiorni Temporanei).
In considerazione dell’effettivo bisogno a livello regionale dei posti che la ex-Clinica offre, l’assunzione della sua gestione da parte di un ente già presente sul territorio è stata ritenuta un’occasione da non perdere. Per questo motivo la Delegazione consortile, di concerto con il Municipio di Bellinzona, ha ritenuto di continuare la procedura finalizzata ad assumere come Consorzio la gestione della struttura. A valorizzare il progetto del Centro Somen sono vari aspetti: l’integrazione tra le diversità, la flessibilità e la personalizzazione dei percorsi, la valorizzazione delle attitudini personali, la presa in carico globale della persona, la collaborazione e il raccordo tra i diversi sistemi.
Il Centro Somen rappresenta un punto di riferimento per la regione del Bellinzonese e delle Tre Valli nella presa in carico geriatrica temporanea e post-ospedaliera di Cure Acute Transitorie in un percorso interdisciplinare. Svolge attività di riabilitazione ambulatoriale grazie alla presenza dello studio fisioAndreotti. Promuove l’intervento a domicilio nel percorso di cura Ospedale / Cure Acute Transitorie / Domicilio, dispensando un servizio di pasti a domicilio ed una consulenza di assistente sociale, in collaborazione con Pro Senectute ed un vero lavoro di rete integrato in un percorso interdisciplinare con i medici sul territorio e con l’infermiera di collegamento, in collaborazione con l’Assistenza e cure a domicilio del Bellinzonese (ABAD).
Per quanto riguarda il nome scelto, “Somen”, è l’abbreviativo di Somentino, antico nome del comune di Sementina che deriva dal latino “Semen Cinae”, ispirato alla sommità fiorita dell’Arthemisia: pianta il cui nome deriva da quello di Artemide, dea greca della caccia, che si distingue dalle altre Dee per l’integrità e la completezza ed il cui valore è dato da ciò che essa è “saper essere” e da cosa essa sa fare “saper fare”.
Le prestazioni offerte nel reparto stazionario del Centro Somen
L’obiettivo della riattivazione sarà di permettere il rientro a domicilio ed è così suddiviso:
- 30 posti letto CAT/STT [Cura Acute Temporanee / Soggiorni Temporanei Terapeutici]: presa in carico di pazienti in età AVS, post-acuti, dimissionati da istituto ospedaliero, che non sono ancora pronti per un rientro al proprio domicilio o al collocamento in Casa per anziani, per un massimo di 28 giorni;
- 20 posti letto ST [Soggiorni Temporanei]: camere a disposizione di persone anziane che vivono a domicilio ma che, a causa di precarie condizioni abitative oppure in assenza di famigliari, occorre ospitare per alcune settimane, per un massimo di 90 giorni.
Questa prestazione dovrebbe permettere di concentrare a Sementina la collocazione di soggiorni temporanei della regione per consentire alle altre strutture presenti di accogliere soggiorni definitivi.
© Ticinonews.ch - Riproduzione riservata