Ticino
Profughi, dall’11 aprile i primi aiuti
Thomas Schürch
2 anni fa
Le autorità cantonali hanno fatto il punto sull’attuale situazione di accoglienza. Gobbi: “Ad oggi sono 157 gli appartamenti annunciati”. De Rosa: “Chi ospita al di fuori della procedura prevista da Cantone e Confederazione non riceverà alcun corrispettivo per i costi sostenuti”

Attualmente sono oltre 4 milioni le persone fuggite dall’Ucraina e che necessitano di accoglienza. Secondo le previsioni, questa cifra potrebbe arrivare tra i 10 e i 15 milioni. I numeri forniti dalla Segreteria di stato della migrazione (Sem) dicono che in Svizzera, se continuasse questo trend, potrebbero giungere 1’000 nuovi arrivi al giorno. Il Consiglio di Stato ticinese ha convocato oggi una conferenza stampa per aggiornare la popolazione sul Piano cantonale di accoglienza.

“Uno slancio di solidarietà notevole”
Ad oggi in Ticino sono arrivati 1’600 profughi, di cui 1’207 che hanno ottenuto il permesso S. 194 si trovano nei centri collettivi regionali. “Il Ticino sta facendo la sua parte, con uno slancio di solidarietà notevole”, ha detto Raffaele De Rosa, Direttore del Dipartimento della sanità e della socialità. “Le persone che giungono devono registrarsi al Centro di Chiasso. Chi viene assegnato al Ticino si reca poi a Cadenazzo, dove vengono raccolte tutte le informazioni. Inizia poi la terza fase: la sistemazione negli appartamenti”.

Aiuti e prestazioni sociali
Un capitolo importante riguarda gli aiuti e le prestazioni sociali. “Il riconoscimento dello statuto S permette alle persone di essere affiliate alla cassa malati. Gli aiuti al sostentamento scattano nel momento in cui si è collocati in appartamento. Alle persone a cui non è possibile garantire in natura le prestazioni di vitto viene garantito un forfait di sostentamento. I forfait sono così fissati: persona sola: 500.-, coniugi: 750.-, supplemento per il 1. figlio minorenne: 317.-, supplemento per ogni figlio minorenne, dal 2° in poi: 268.-. Per i figli maggiorenni è concessa una prestazione di 500 -.” A partire da lunedì 4 aprile saranno inviate le convocazioni per il ritiro delle prestazioni. Dall’11 aprile verranno erogate le prime prestazioni alle persone convocate.

Accoglienza dei minori
Un altro tema è quello dell’accoglienza dei minori senza genitori: ad oggi risultano 5 minori in Ticino senza genitori. “Ci tengo a ribadire che i minorenni non accompagnati non possono essere ospitati da privati, ma devono essere annunciati al centro federale di Chiasso”, prosegue De Rosa. “Siamo confrontati a una sfida enorme straordinaria: dobbiamo dimostrare tutti flessibilità, essere reattivi. Contiamo sulla collaborazione di tutti”. Chi ospita al di fuori della procedura prevista dal Cantone, offre un’accoglienza a titolo volontario e gratuito. Al momento non è previsto alcun corrispettivo per i costi sostenuti.

Momenti formativi
“Una delle prime misure è stata l’apertura del centro di Cadenazzo, che ha accolto oltre 200 persone”, è intervenuto il Direttore del dipartimento delle istituzioni Norman Gobbi. “I profughi sono stati poi indirizzati ai centri collettivi regionali, con l’obiettivo di inserirli”. Cosa si fa in questi centri? “A partire da domani verranno iniziati dei momenti formativi, per introdurli alla realtà del nostro cantone. Si tratta di nove moduli, comprendenti civica, sanità e sicurezza”. Dopo i centri collettivi le persone, nella terza fase, vengono inserite nelle abitazioni private messe a diposizione. “I profughi devono essere comunque autonomi, separati dal resto dell’abitazione”. Ad oggi sono 157 gli appartamenti annunciati e nei prossimi giorni potranno venire adoperati.

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