
Chiasso, Bodio e Cadenazzo. Sono questi i comuni ticinesi che spiccano nella mappa pubblicata oggi dal Tages-Anzeiger in base al tasso dei debitori in difficoltà. La rappresentazione grafica si basa su dati esclusivi messi a disposizione da Crif, società attiva nel campo dell'azione anti-frode, dei controlli di solvibilità e dell'informazione per aziende e privati. “Recentemente abbiamo fatto una classifica per comuni indebitati e queste sono forse le zone un po’ più calde”, conferma Simona Bernasconi, direttrice dell’associazione Sos debiti. “Le differenze tra regioni probabilmente sono dovute al fatto che nei comuni sopracitati gli affitti sono più bassi rispetto ad altri e quindi le persone in difficoltà cercano di andare dove c’è più possibilità di risparmio. Ma è solo un’ipotesi”.
Le origini delle difficoltà
Secondo Bernasconi, non vi sono fasce di popolazione più a rischio di indebitamento, “perlomeno per quanto concerne il fattore dell’età. È vero che i giovani sono forse po’ più fragili, perché spesso per un primo posto di lavoro si chiedono esperienze che di fatto non possono avere, ma il problema è trasversale”. All’associazione capita di confrontarsi con persone “di qualsiasi età e ceto sociale. La difficoltà emerge quando c’è un lavoro precario, un licenziamento, una malattia o un divorzio”.
L’obiettivo
Sos debiti interviene concretamente per aiutare le persone a uscire da situazioni difficili. Ad essere importante per l’intervento è anzitutto il primo incontro, “durante il quale si prende coscienza della situazione”, prosegue Bernasconi. L’aspetto più importante è quello di preparare un budget. “Serve proprio per capire a che punto ci si trova. È uno strumento molto importante che spesso rende attente le persone su quali sono le uscite che possono sfuggire. Si tratta di una presa di coscienza e serve poi anche per la pianificazione del rientro dalla situazione debitoria”.