
Verso le 18h30 di ieri sera è scattata una chiamata d'emergenza per un principio di incendio all'Hotel Zurigo Downtown di Lugano. Un denso fumo si sprigionava dallo scantinato. “L’albergo era al completo, ci ha detto il direttore Lorenzo Pianezzi, ma solo 12 persone a quell’ora erano nelle camere”. Grazie alle porte antincendio e all’intervento dei pompieri, l’allarme è subito rientrato e i disagi sono stati contenuti. Ma come si gestisce una situazione simile? Per capirlo, questa mattina abbiamo raggiunto il direttore dell'hotel Lorenzo Pianezzi.
"Dal momento che l'allarme scatta i clienti vengono messi in sicurezza"
"In ogni locale", ci spiega Pianezzi, "c'è un rilevatore antifumo o antifuoco". Grazie a questo sistema, consultando il monitor della "centrale" è possibile capire "dove esattamente è scattato l'allarme: il numero della camera, il tipo di locale e su quale piano". Il locale indicato dal monitor quando ieri è scattato l’allarme era lo scantinato. Un denso fumo si sprigionava dal gruppo di continuità, il sistema che permette di mantenere l’illuminazione di sicurezza in caso di blackout. "Non c'era però del fuoco", rassicura il direttore dell'hotel, "generalmente, come successo ieri sera, è solo fumo". Dal momento che l'allarme scatta, com'è accaduto, "i clienti vengono messi in sicurezza nella misura in cui tutte le camere e i corridoi vengono bloccati da delle porte antifuoco", che con la loro chiusura immediata permettono (e hanno permesso) al fumo di restare confinato al pianterreno e di rendere quasi impercettibile ai numerosi turisti in vacanza a Lugano quanto accaduto.
La situazione è stata gestita in tutta tranquillità
"È capitato ieri sera, a fine luglio quando l'hotel è al completo". Vista l'ora, molti clienti non erano ancora rientrati e i presenti erano solo 12, i quali "sono stati invitati a uscire in maniera estremamente semplice con tanta tranquillità e chi non è uscito per conto suo sentendo l'allarme l'abbiamo avvisato invitandolo a uscire per la sua sicurezza. Qualcuno", aggiunge Pianezzi, "ha anche richiesto l'intervento dell'ambulanza per controllare di non aver inalato del fumo, ma fortunatamente per nessuno è stato il caso". Come ha fatto sapere la polizia infatti, per nessuno si è reso necessario il ricovero in ospedale. I pompieri hanno arieggiato i locali e questa mattina solo all’ingresso si percepiva un leggero odore di bruciato.
Di solito l'allarme scatta per chi fuma in camera
Nella sua carriera alberghiera Lorenzo Pianezzi ha già vissuto diversi allarmi antincendio quasi sempre per la stessa causa, ossia "prevalentemente è un cliente che sta fumando in camera. Questo lo rileviamo subito dal monitor, si entra nella camera e si sente un odore di sigaretta". Questo vizio può costare molto caro. Infatti, conclude il direttore: "la fattura che i pompieri mandano per l'intervento - e che varia dai 400 a qualche migliaia di franchi - la facciamo girare direttamente al cliente, perché è una sua negligenza il fatto di aver fumato in camera nonostante glielo si dica e sia scritto in ogni camera che non si può fumare".