Luganese
Previsti meno pernottamenti negli Airbnb nel 2024: "Complice la nuova legge"
©Chiara Zocchetti
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Redazione
un anno fa
La nuova legge LEAR starebbe spingendo i proprietari di appartamenti di vacanza a trasformarli in strutture ricettive vere e proprie, con gli stessi obblighi a cui sono sottoposti gli hotel. Federico Haas di HotellerieSuisse: "Un freno alla concorrenza sleale".

Il 2023 si deve ancora concludere, ma l’ente turistico del Luganese ha presentato alcune previsioni sui pernottamenti attesi nella regione nel 2024. Per l'anno prossimo, Lugano Region si aspetta un calo sensibile per appartamenti di privati, come Airbnb. Nello specifico si parla di 33mila pernottamenti in meno, pari a un calo del 16,1%. Un dato che è strettamente correlato all'atteso aumento del 90% dei pernottamenti in camere e appartamenti strutturati.

La nuova LEAR

Il principale responsabile di questo cambiamento è la nuova legge sugli esercizi alberghieri e sulla ristorazione (LEAR), approvata lo scorso marzo dal Gran Consiglio. Una legge che prevede che un appartamento turistico affittato più di 90 giorni all’anno debba essere assoggettato alla Lear. "Con la nuova legge ipotizziamo che tutti coloro che vorranno affittare i propri appartamenti al di sopra dei 90 giorni, lo faranno attraverso un cambio di destinazione in appartamenti strutturati”, spiega Massimo Boni, direttore di Lugano Region ai microfoni di Ticinonews.

Un cambiamento atteso nel settore

Il presidente di HotellerieSuisse Sottoceneri è particolarmente soddisfatto dell’evoluzione in atto. "Questa modifica di legge è stata fortemente voluta dagli ambienti dell'accoglienza, in primis Hotelleriesuisse”, ricorda Federico Haas a Ticinonews. “Le nuove normative dovrebbe garantire la qualità del soggiorno all'ospite, come succede nelle nostre strutture, che sottostanno a diverse leggi per garantire l'igiene o il management. Gli appartamenti un po' "selvaggi" sono invece una concorrenza sleale nei nostri confronti”.

Il settore alberghiero punta sul lusso

Nel 2024 gli alberghi luganesi potrebbero presentare un bilancio in chiaroscuro. Per quelli di fascia medio-bassa ci si attende un calo dei pernottamenti del 3,6%. Gli hotel di lusso invece possono sorridere: per loro l’aumento atteso dall’Ente del turismo è del 6,3%. “Le incertezze politiche, come pure l'inflazione, sono fattori che non possiamo non considerare nel disegnare il preventivo dell'anno prossimo”, spiega ancora Massimo Boni. I clienti del lusso sono meno toccati dal carovita. Per l’anno prossimo, Lugano Region ha quindi in mente alcune iniziative per attirare turisti dal portafoglio gonfio. “Lavoreremo nell'ospitare dei social media influencer nel segmento lusso, che pernotteranno nei nostri 5 stelle della regione”, aggiunge Boni. “Ospiteremo inoltre il Travel Leaders Network, un workshop business to business, dove 100 operatori turistici del mercato statunitense saranno nella regione per cinque giorni”.