
Si è tenuta questa sera all'Auditorium dell'USI di Lugano la proclamazione dei vincitori della XI edizione del Premio di Giornalismo della Svizzera italiana. Ad aprire i discorsi è stato il presidente ATG Roberto Porta in difesa della stampa e della categoria, soprattutto dopo le dichiarazioni del consigliere federale Ignazio Cassis, che ha sostenuto di non leggere più i giornali. "L’uscita di Cassis, il suo vantarsi di non leggere i giornali, deve essere per noi uno sprone, proprio in questo ambito, quello dell’educazione ai media. Auspichiamo con forza che il Gran Consiglio ci dia una mano in questo senso. Il tema, compreso quello dell’aiuto ai media, è fermo a Bellinzona da troppo tempo. Certo i problemi del nostro settore sono molteplici, a cominciare dal fatto che ormai da 20 anni manca, RSI a parte, un contratto collettivo di lavoro. Su questo punto Impressum, la nostra associazione di categoria a livello nazionale, di cui è ATG è la voce nella Svizzera italiana, ha lanciato proprio in questi giorni una petizione, per richiamare gli editori alle loro responsabilità contrattuali".
I vincitori
La giuria, presieduta da Roberto Antonini e composta da professionisti di tutte le principali testate della Svizzera Italiana e specialisti in comunicazione, ha poi attribuito i premi, suddivisi in cinque categorie. Per la stampa scritta è stato premiato Federico Franchini per il suo reportage "Caccia al cobalto sulle Alpi piemontesi", pubblicato sul quindicinale Area il 17 novembre 2022.
Per la televisione si sono distinti il giornalista Nicola Agostinetti e i registi Riccardo Silvestri e Aaron Anselmi per il loro servizio "Orchi in chat", che affronta il tema della pedofilia online e degli adescamenti di bambini e ragazzi tramite i social. Il servizio è andato in onda il 16 aprile 2021 a Patti Chiari. Nella stessa categoria una menzione speciale è andata a Francesco Muratori per il servizio "Giovani e suicidio, la storia di Diego", andato in onda per il magazine "Strada Regina (Rsi).
Per la categoria radio vince Tomas Miglierina e la sua testimonianza "5 cose che so del mondo". Una menzione speciale è andata a Barbara Camplani e il suo servizio "Nome di copertura: Cariberto" andato in onda a Laser, Rete Due.
Ludovico Camposampiero e Alessandro Ferraro si aggiudicano il premio nella categoria multimedia per il loro lavoro "La cocaina inonda l'Europa arrivando via mare", che racconta una storia con dei video realizzati per due media distinti, web e televisione, per poi integrarli in un'esposizione testuale corredata da grafici, iperlink e servizi precedentemente realizzati dalla RSI.
Lo scatto di Alessandro Crinari (TI-Press) di "Noè Ponti va alle Olimpiadi" vince nella categoria fotografia. Nella cronaca la fotografa Chiara Zocchetti (Corriere del Ticino) si distingue per lo scatto realizzato il 26 settembre, quando il popolo svizzero dice sì al matrimonio per tutti, che ritrae una ragazza che chiede la mano alla sua compagna una volta appresa la bella notizia.
Per la prima volta quest'anno è stata introdotta la categoria freelance. A vincere è Andrés Bignasca e il suo "Voglio andare a vivere in Val Colla", pubblicato sul Corriere del Ticino in due articoli con la raccolta di testimonianze e un contributo più documentario.