
È un copione che si ripete inesorabile ogni anno: anche nel 2020 in Ticino si pagherà di più per la cassa malati. E anche quest’anno ci si chiede come invertire la tendenza, agli occhi della maggioranza dei cittadini sempre più insostenibile. Ma che cosa pensano le parti in causa? L’Ordine dei medici punta il dito contro le riserve degli assicuratori.
"Abbiamo 9 miliardi di riserve eccedentarie da parte degli assicuratori, 4 miliardi in più di quelle che dovrebbero essere le fisiologiche riserve delle casse malati" dichiara il presidente Franco Denti ai microfoni di TeleTicino. "Paradossalmente si va a fare le pulci alle tasche dei cittadini quando si è seduti su una montagna miliardaria".
Pronta la risposta di Curafutura, tra le associazioni mantello delle casse malati. "L’ammontare delle riserve corrisponde alle prestazioni di 3 mesi. Non finisce in tasca a qualcuno" spiega Nicole Manetti, responsabile Curafutura della Svizzera italiana. "I premi dei Cantoni non fanno che rispecchiare le prestazioni. In Ticino c’è un tasso elevato di over 65, ma non bisogna sopravvalutare questo fattore. C’è anche un motivo culturale. Da sempre nei Cantoni latini si tende a consumare di più rispetto alla Svizzera tedesca".
Ma, dati alla mano, Denti ribatte: l’evoluzione del costo pro paziente è rimasto stabile negli ultimi anni, mentre il costo pro assicurato è esploso. "Il Ticino ha sempre speso di più e con quei soldi qualcuno ha avuto il premio più basso di quello che doveva" aggiunge Denti. "Il consigliere di Stato De Rosa ha evidenziato la richiesta di trasparenza, presentando tre iniziative parlamentari. Penso che il futuro sarà più roseo".
Diversa la ricetta di Manetti: "Interessante per il Ticino potrebbe essere la rete di cure integrate. Permettono di evitare doppioni, avere un buon scambio di informazioni. Si dice che il 20/30% delle prestazioni sia inutile se non dannoso per il paziente".
Tutti i dettagli nel servizio di TeleTicino di ieri
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