La diretta
Premi di cassa malati, il Governo: «Ora le conseguenze dal punto di vista finanziario»
© CdT/ Chiara Zocchetti
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20 ore fa
I ticinesi hanno approvato entrambe le iniziative in votazione: quella socialista ha incassato il 57,08% di «sì», quella leghista il 60,51% – Il Consiglio di Stato: «Il voto è l'espressione di un profondo malessere, le iniziative entreranno in vigore quando si chiarirà il finanziamento» – TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
13 ore fa
Carobbio: «È possibile che l'iniziativa entri in vigore prima del 2028»
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«Oggi è uscito un segnale molto chiaro da parte della popolazione ticinese, la quale è sofferente rispetto a questo continuo aumento dei premi. Il risultato di oggi è un invito alla classe politica ad agire», commenta la consigliera di Stato e direttrice del DECS Marina Carobbio. Adesso il Governo, assieme al Parlamento, alle forze politiche, agli iniziativisti e ai Comuni, «deve subito sedersi a un tavolo e fare in modo che il limite del 10% venga portato avanti rapidamente». Nella conferenza stampa del Consiglio di Stato si parlava di un’entrata in vigore nel 2028, «ma io penso che ci sono delle possibilità perché entri in vigore prima e da lì dobbiamo partire».

L'auspicio

Sempre in conferenza stampa, Christian Vitta non sembrava molto ottimista sulla possibilità di trovare un metodo condiviso per finanziarie questa iniziativa. «Ma dobbiamo farlo, per rispettare la maggioranza della popolazione e perché non si può agire solo tagliando sui servizi dello Stato. Bisogna invece agire anche sul fronte della fiscalità. Auspico davvero che ci si sieda tutti assieme la tavolo e che non si escludano proposte a priori, in particolare quelle che chiamano alla cassa chi i mezzi li ha».

14 ore fa
Zali: «Ora si pongono degli interrogativi sul finanziamento dell’iniziativa socialista»
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«Come leghista sono contento del successo dell’iniziativa. Come ministro, pur comprendendo bene la reazione emotiva a fronte dell'annuncio del nuovo aumento dei premi, ora si pongono degli interrogativi sul finanziamento dell’iniziativa socialista, che ci porta a preoccupanti livello di aumento dei costi». Questo il commento del consigliere di Stato e direttore del Dipartimento del territorio Claudio Zali dopo l'esito delle votazioni di oggi. Adesso cosa farà il Governo? «Evidentemente si apre un discorso su come cercare dei soldi al di fuori delle normali procedure di allestimento di un preventivo, pensando quindi a soluzioni molto più drastiche, perché parliamo complessivamente di 400 milioni, che sono quasi un decimo del bilancio dello Stato».

15 ore fa
«Ora l'onere spetterà anche ai Comuni»
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In vista del voto, Lugano, Bellinzona, Locarno, Mendrisio e Chiasso avevano deciso di metterci la faccia. Esprimendo un «no» secco, senza fronzoli, alle iniziative di Lega e Partito socialista sui premi di cassa malati. Ma i cittadini hanno espresso la loro volontà e ora anche i Comuni si ritroveranno di fronte alle conseguenze economiche che il voto odierno comporta.

Le reazioni

«Oggi per me c'è un occhio che ride e un altro che piange», ha dichiarato ai microfoni della RSI il sindaco di Bellinzona, Mario Branda (PS). «Possiamo dire che è sicuramente scoppiato il bubbone. Dopo l'annuncio dell'ennesimo aumento dei premi, era abbastanza chiaro quale sarebbe stato il risultato. Il problema è che è scoppiato il bubbone ma l'infezione comunque avanza. E adesso occorrerà sicuramente una cura da cavallo per riuscire a contenere la malattia. Speriamo che non bisognerà procedere con amputazioni. Branda esprime comprensione per «il sentimento della popolazione e la frustrazione negli anni: non se ne poteva più di questi aumenti costanti e i cittadini lo hanno detto chiaramente. Adesso sarà compito della politica tutta cercare di trovare delle soluzioni che permettano di comporre queste diverse esigenze». Bellinzona, era già stato annunciato, molto probabilmente si affiderà allo strumento del moltiplicatore per far quadrare i conti. «I calcoli sono molto chiari e netti. Bisognerà capire quando il Consiglio di Stato intenderà far entrare in vigore gli effetti delle iniziative, ma non ci sono molte possibilità. Quella dell'aumento del moltiplicatore è abbastanza concreta». Per Mario Branda è giunto il momento che «i partiti rimettano nei loro armadi le bandiere. La sinistra e la destra dovranno trovare un sistema, soluzioni che non spacchino completamente il Paese».

Foletti: «Dovremo decidere come fare»

Dello stesso avviso è il sindaco di Lugano, Michele Foletti: «A pochi giorni dall'annuncio dell'aumento dei premi, era praticamente impossibile convincere i cittadini che il problema non è come finanziare i sussidi o se detrarre o meno fiscalmente i premi, il problema è la LAMal. Ed è un problema che noi sindaci non possiamo risolvere». I Comuni si ritroveranno «a dover trovare soluzioni per riuscire nei prossimi anni a far fronte a questa decisione popolare. Che non metto in discussione, assolutamente – chiarisce Foletti –, ma ora dovremo decidere come fare: aumentare la pressione fiscale o diminuire le prestazioni ai cittadini».

15 ore fa
Beltraminelli: «Non sono sorpreso»
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«L’avevo già detto: c’erano tutti gli ingredienti per una tempesta perfetta, la quale è stata ulteriormente avvalorata da chi ha messo il 28 settembre come data di votazione, ovvero cinque giorni dopo l’annuncio dell’aumento dei premi», afferma ai microfoni di Ticinonews Paolo Beltraminelli, già consigliere di Stato, commentando il risultato di oggi. Risultato «che non mi ha sorpreso. Ho iniziato a preoccuparmi già un mese fa».

«Sono preoccupato»

Una riflessione fatta è che il Centro è stato molto «tiepido» in questa campagna... «In effetti, il consigliere di Stato è stato lasciato un po’ solo. Credo che fosse nell’aria una sconfitta e a nessuno piace perdere. Certamente anche all’interno del partito faranno qualche riflessione in questo senso. Però, ribadisco, la mia preoccupazione è forte». Ma quale potrebbe essere una misura incisiva per contenere costi e a incidere sui premi? «La mia idea è di spostare le operazioni ancora stazionarie sull’ambulatoriale. Così facendo, finalmente, tutte le prestazioni ambulatoriali sarebbero pagate anche dai contribuenti».

16 ore fa
Il Consiglio di Stato: «È l'espressione di un profondo malessere, le iniziative entreranno in vigore quando si chiarirà il finanziamento»
Il Governo si è espresso a seguito dell'esito delle votazioni. Il presidente: "La situazione già fragile del Cantone dovrà tenere conto di questi nuovi aggravi".

Gobbi: «Decisioni non prive di conseguenze e non risolve il problema dei costi della salute»

«Le decisioni di oggi non saranno prive di conseguenze dal punto di vista finanziario. Sarà infatti lo Stato a doversi fare carico dei costi complessivi. La messa in vigore potrà avvenire solo quando saranno chiariti gli aspetti legati al finanziamento. Per questo verrà avviato al più presto un dialogo con gli iniziativisti delle due proposte, i Comuni, i partner sociali e i partiti». Così si è espresso il presidente del Governo Norman Gobbi, a seguito dei due «sì» sulle iniziative sui premi di cassa malati emersi dalle urne.

In questi anni il Consiglio di Stato, ha proseguito Gobbi, «ha sfruttato tutti i margini di manovra per ottenere cambiamenti in positivo. Abbiamo cercato di attirare l'attenzione dell'autorità federale». La votazione di oggi «non risolve il problema dei costi della salute e per questo continueremo ad agire per ribadire la nostra convinzione che il sistema ha ormai ampiamente dimostrato i propri limiti e serve dunque una riforma». Infine, la situazione «già fragile» del Cantone «dovrà tenere conto di questi nuovi aggravi», ha concluso Gobbi.

De Rosa: «Un voto che conferma il malessere, le iniziative entreranno in vigore quando verrà chiarito il finanziamento»

Ha poi preso al parola il direttore del DSS Raffaele De Rosa: «Con il voto odierno il Ticino ha dato l'ennesima conferma del malessere in merito all'esplosione dei premi di cassa malati. Il Governo comprende questa situazione e condivide la necessità di intervenire con tutti i mezzi a sua disposizione». In questi anni «abbiamo promosso innumerevoli iniziative concrete. Il voto odierno non risolve il problema di fondo», ha ribadito a sua volta. Dalle urne «risultano maggiori sussidi e minori entrate. Il Consiglio di Stato è dunque chiamato a trovare il modo di far quadrare i conti».

La messa in vigore delle due iniziative «potrà avvenire solo quando saranno chiariti tutti gli aspetti legati al loro finanziamento». Dal punto di vista organizzativo, per quanto riguarda il sistema Ripam, «è importante ricordare che già oggi è un'amministrazione che gestisce numerose richieste». La massa di tali richieste «ora raddoppierà. Noi siamo già al lavoro per fare in modo che il nuovo sistema possa essere operativo dal 1. gennaio 2028».

Abolizione valore locativo, Vitta: «Abbiamo il tempo per eseguire l'iter parlamentare»

«Sono usciti due chiari "sì" su proposte che toccavano lo stesso tema, entrambe approvate per l'esasperazione che ci accompagna da anni», ha spiegato il direttore del DFE Christian Vitta, che si è poi focalizzato sull'abolizione del valore locativo, oggetto in votazione approvato a livello svizzero. «Si ipotizza che il Consiglio federale lo metterà in vigore al più presto il 1. gennaio 2028. Ciò significa che abbiamo il tempo di eseguire l'iter parlamentare di introduzione di questa nuova imposta immobiliare sulle abitazioni secondarie». Inoltre «coinvolgeremo i Comuni nell'elaborazione della soluzione».

16 ore fa
La conferenza stampa del Governo
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16 ore fa
Anche il PLR contrario all'aumento delle imposte: «Ora riforme profonde e incisive»
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Per onorare il mandato popolare è giunto il momento delle riforme profonde e incisive. È questa la posizione del PLR dopo il doppio «sì» alle iniziative sui premi di cassa malati: «Ci batteremo con ogni mezzo contro qualsiasi aumento delle imposte e non accetteremo ulteriori aggravi per le famiglie, per le aziende e per i Comuni. Il momento dei veri risparmi è arrivato, non possiamo più giocare a nascondino».

«Compensare con misure concrete»

Di fronte alla decisione di limitare il peso dei premi di cassa malati al 10% e, al contempo, di permettere agli assicurati di dedurre il totale dei premi dalla dichiarazione fiscale (che si farà sentire in particolare a livello comunale), per il PLR risulta evidente come tutto il sistema vada immediatamente riformato. «Il previsto costo di circa 400 milioni per le casse pubbliche andrà compensato con misure concrete. A partire da una revisione profonda del sistema dei sussidi, che va assolutamente rimesso in sesto e che sarà oggetto a breve di interventi in parlamento».

No a ulteriori oneri sui Comuni

Il PLR respinge con forza qualsiasi ipotesi di agire sulla leva fiscale a livello cantonale o di scaricare ulteriori oneri sui Comuni. Allo stesso modo, «non accetteremo neppure che si imbocchi la “comoda strada” dell’aumento incontrollato dei debiti. Altro livello di intervento sarà certamente centrale quello legato alla necessità di adottare una pianificazione ospedaliera più coraggiosa, incisiva e razionale». Il Consiglio di Stato è chiamato dai liberali a proporre veri piani di risparmio e di revisione dei compiti dello Stato.

17 ore fa
UDC contraria ad aumenti di tasse e imposte: ecco la mozione per «riformare radicalmente il sistema sociale ticinese»
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L’UDC Ticino ne è convinta: «I voti odierni sono una  protesta contro il continuo aumento dei premi di cassa malati e soprattutto contro l’inerzia del Consiglio di Stato – in particolare del direttore della sanità Raffaele De Rosa – che preferisce dare la colpa a Berna, piuttosto che agire per ridurre la spropositata offerta sanitaria cantonale». I democentristi parlano dell'iniziativa leghista – «Basta spennare il cittadinio, cassa malati deducibile integralmente!» – come di «un buon calmante per le tasche del ceto medio». L'idea, aggiungono, era stata «originalmente proposta dall’UDC in Gran consiglio».

«Ridurre fortemente la spesa pubblica»

Ma il partito si scaglia contro la sinistra (e l'iniziativa approvata «Esplosione premi di cassa malati: ora basta!») che «spinge apertamente per finanziare queste spese con un aumento delle imposte» e  ribadisce con fermezza che si opporrà a qualsiasi aumento fiscale: «L’unica strada è ridurre fortemente la spesa pubblica. Questa di oggi deve essere letta come la legittimazione del centro destra per procedere in questo senso». Per questo motivo, «l’UDC Ticino annuncia – su spunto di Alain Bühler e con la collaborazione di Lega e PLR – la presentazione di una mozione che mira a riformare radicalmente il sistema sociale ticinese, che oggi costa ormai quasi 1,5 miliardi di franchi l’anno. Questa riforma dovrà essere fatta senza preclusioni, mettendo in discussione anche quelli che fino ad oggi erano considerati “diritti acquisiti”. Parallelamente, è urgente avviare una pianificazione ospedaliera vincolante, riducendo le duplicazioni e l’offerta eccessiva che fanno lievitare i costi, così come agire subito per ridurre la sovra offerta sanitaria del Cantone.

L'iniziativa

Inoltre, occorre andare subito al voto sull’iniziativa "Stop all’aumento dei dipendenti cantonali", per contenere la crescita dell’amministrazione e degli oneri per i contribuenti».

17 ore fa
Per la Lega un «risultato storico e importante»
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Anche il coordinatore della Lega dei ticinesi Daniele Piccaluga parla di «risultato storico e importante»: «Sono molto felice e ringrazio il popolo ticinese che ha voluto ascoltarci e ha preso seriamente il nostro principio di "non pagare due volte la stessa cosa". Visto che la cassa malati è obbligatoria, non è giusto pagarla ancora successivamente (nelle imposte)». La Lega è contraria a qualsiasi aumento di tasse e imposte. «Non saremo di certo noi a sostenere queste possibili soluzioni. È stato più volte ribadito come potrà essere finanziata l'iniziativa della Lega, che ha un costo definito in 50 milioni di franchi ma sarà sicuramente inferiore. La Lega si è impegnata a proporre delle soluzioni».

«Sapevamo di avere il Governo contro»

La Lega dei ticinesi ha due consiglieri in Governo e il Consiglio di Stato ha espresso parere contrario a entrambe le iniziative sui premi di cassa malati. «È normale che il Governo faccia il Governo. Sapevamo di averlo contro», commenta il coordinatore. «Ma noi ci abbiamo creduto comunque e abbiamo reputato che la nostra proposta fosse fattibile. Per quanto riguarda l'iniziativa socialista, Piccaluga aggiunge che «loro hanno parlato da subito dell'aumento delle imposte, perché si vuole fare tutto con i soldi degli altri» Ma, come detto, per la Lega «l'aumento delle imposte non è una soluzione». Infine, una stoccata al PLR e al Centro: «Se veramente avessero voluto schierarsi contro l'iniziativa socialista, avrebbero potuto fare di più. E invece i risultati sono lì da vedere».

Bignasca: «Ci aspettavamo di fare bene»

«Questo 60% è sorprendente. L’annuncio dei premi in settimana credo abbia dato una spinta finale all’iniziativa», commenta il capogruppo della Lega in Gran Consiglio, Boris Bignasca. «Ci aspettavamo di fare bene, personalmente devo abituarmi a questa sensazione di vittoria che non provavamo da tempo» (sorride, ndr). Approvata anche la proposta socialista… «C’è preoccupazione sia per il comune sentire della popolazione, sia per le finanze cantonali, già in deficit; con questo ulteriore aggravio di 300 milioni far quadrare i conti sarà difficile».

17 ore fa
La felicità dei socialisti: «È una vittoria storica»
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È una «vittoria storica» per il Partito socialista. Con queste parole si è espressa la co-coordinatrice Laura Riget da Bellinzona, per il successo dell'iniziativa per il 10%.

«È vero, spostiamo il problema dal bilancio dei cittadini al bilancio dello Stato», ha detto Fabrizio Sirica. E sui tempi dell’entrata in vigore, il co-coordinatore ha aggiunto che «ora inizia la nostra prossima battaglia, ma sia chiaro che non si tergiversa sulla volontà popolare». Un chiaro segnale all’indirizzo del Governo, che prenderà la parola alle 15.30.

17 ore fa
Approvate entrambe le iniziative
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Spoglio concluso, il Ticino ha detto «sì». L'iniziativa socialista ha raccolto il 57,08% dei consensi, quella leghista il 60,51%. La partecipazione al voto è stata del 51,64%.

L'iniziativa per il 10% è stata bocciata solo a Airolo, Bedretto, Bissone, Collina d'Oro, Comano, Cureglia, Linescio, Manno, Neggio, Porza, Quinto, Savosa e Vico Morcote.

L'iniziativa per premi deducibili integralmente non è passata a Bosco Gurin, Dalpe, Linescio e Vico Morcote.

17 ore fa
Manca solo Bellinzona
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Manca solo il risultato di Bellinzona. Il 54,34% dei votanti a Lugano ha approvato l'iniziativa socialista, quella leghista ha ricevuto il 62,35% dei consensi.

18 ore fa
Mancano solo Bellinzona e Lugano
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Manca solo il risultato di due Comuni in Ticino: Bellinzona e Lugano. La partecipazione al voto è al 51,83%.

L'iniziativa socialista è stata finora bocciata da Airolo, Bedretto, Bissone, Collina d'Oro, Comano, Cureglia, Linescio, Manno, Neggio, Porza, Quinto, Savosa e Vico Morcote.

L'iniziativa leghista non è passata a Bosco Gurin, Dalpe, Linescio e Vico Morcote.

18 ore fa
Iniziativa leghista verso l'approvazione, Piccaluga: «Pagare in doppio una spesa non piace a nessuno»
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«I risultati che stanno arrivando ci stanno dando delle bellissime soddisfazioni. Aspettiamo gli ultimi Comuni, ma siamo assolutamente fiduciosi e ci tengo a ringraziare tutti». Così il coordinatore della Lega dei Ticinesi, Daniele Piccaluga, commenta il «sì» che si sta profilando alle urne all'iniziativa leghista sui premi cassa malati. «Interpretiamo questo risultato con una voglia chiara dei ticinesi di non pagare in doppio una spesa che già pagano in maniera obbligatoria». Piccaluga è anche vicesindaco di Monteceneri e contro l’iniziativa si sono spesi i Comuni e le Città polo, come anche il sindaco di Lugano Michele Foletti. «Se avessi dovuto parlare da vicesindaco, mi sarei probabilmente espresso in maniera più simile a Foletti, ma da coordinatore della Lega, e da Daniele Piccaluga, credo che fosse importantissimo far passare questo concetto di non far pagare due volte la stessa cosa».

«Non si mettano ancora le mani nelle tasche dei cittadini»

Adesso mancheranno milioni nelle casse del Cantone e dei Comuni... «La nostra iniziativa parlava di cifre ridotte e sostenibili, e la Lega ha portato possibili soluzioni che possono andare a compensare, come le 40 misure già presentate a suo tempo. La Lega il suo compitino l’ha fatto», precisa Piccaluga, aggiungendo: «Siamo sempre stati pronti a collaborare con tutti, ma non siamo d’accordo a proclami che vadano nell’ottica di aumenti di imposte, anche solo dell’1%. Le soluzioni non devono essere quelle di mettere ancora le mani nelle tasche dei cittadini».

18 ore fa
Casse malati, Fonio: «Un messaggio chiaro»
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I risultati sono ancora parziali, ma per quanto riguarda i due oggetti in votazione a livello federale, il valore locativo la sta spuntando con oltre il 59% delle preferenze. Per l'identità elettronica al momento prevale invece il «no». «La votazione sull'e-ID un po’ mi stupisce», commenta il consigliere nazionale del Centro Giorgio Fonio. «Era data quasi per acquisita, mentre stiamo vedendo che la maggioranza della popolazione non se la sta sentendo di approvare questa modifica». Per contro «mi stupisce l'esito sul valore locativo, soprattutto in Ticino. Ma è interessante guardare anche il risultato nel canton Grigioni che, a differenza ad esempio del Vallese, ha deciso di approvare questa modifica. Sappiamo che nella campagna di voto i Cantoni a vocazione turistica e alpina si erano espressi in maniera molto forte contro questa modifica». Anche qui, probabilmente, «una convergenza di interessi ha portato la maggioranza a esprimersi in questo modo».

Casse malati: «Un messaggio chiaro»

Per quanto riguarda gli oggetti in votazione a livello cantonale «la popolazione oggi ha dato un chiaro messaggio su quali sono le preoccupazioni con cui è confrontata», commenta Fonio. «Non dimentichiamo che il Ticino si era già espresso favorevolmente sulle due iniziative in votazione a livello federale sul tema casse malati. La questione mette evidentemente in difficoltà la nostra popolazione».

18 ore fa
91 Comuni scrutinati
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Sono 91 i Comuni scrutinati in Ticino, ne mancano solo nove.

Iniziativa 10%

L'iniziativa socialista è stata finora bocciata solo da Airolo, Bedretto, Bissone, Comano, Cureglia, Linescio, Manno, Neggio, Porza, Quinto, Savosa e Vico Morcote.

Premi deducibili integralmente

L'iniziativa leghista non è passata a Bosco Gurin, Dalpe, Linescio e Vico Morcote.

18 ore fa
80 Comuni scrutinati, ne mancano 20
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Sono 80 i Comuni scrutinati in Ticino, alle 13.20.

I consensi all'iniziativa socialista «per il 10%» sono saliti al 57, 83%.

Per l'iniziativa leghista sulla deducibilità integrale dei premi dalle imposte i «sì» sono attualmente al 61,68%.

18 ore fa
Righinetti: «Stanno vincendo i due estremi»
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«Nelle ultime settimane si capiva che si andava verso un voto molto chiaro, un voto di favore ai due opposti. Stanno vincendo i due estremi», commenta il vicedirettore del Corriere del Ticino, Gianni Righinetti. «Che cosa succederà ora non è chiaro. È stato smentito il Governo, hanno pasticciato i partiti di centro senza riuscire ad arrivare a una sintesi e a un controprogetto. Ci troviamo di fronte a un salasso importante da colmare in qualche modo. Entriamo in una stagione molto complicata, molto combattuta. Ci vorrebbe un Governo molto forte, che in questo momento non abbiamo. La votazione di oggi mette la pietra tombale a questa legislatura pasticciata».

Oggi è «un voto di pancia», aggiunge Righinetti, «ma nei prossimi mesi bisognerà tornare alla ragione».

19 ore fa
Verso il «sì» all'iniziativa del PS, Durisch: «Un risultato non stupefacente, contenti per i cittadini»
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Dopo 60 Comuni ticinesi scrutinati, l'iniziativa socialista vede oltre il 57 e mezzo di «sì». «Bisogna sempre incrociare le dita, ma penso che il risultato sia abbastanza assodato», commenta ai microfoni di Ticinonews il granconsigliere socialista Ivo Durisch. «È un risultato non stupefacente per noi, visto che sappiamo le difficoltà con cui i cittadini devono arrivare a fine mese. Siamo contenti per loro».

La questione delle tempistiche

Tra le varie questioni aperte c’è anche l’entrata in vigore di questa iniziativa. «Per noi deve diventare effettiva il prima possibile. Ci siederemo al tavolo con il Governo per capire le sue intenzioni. Da quello che si sente, l'Esecutivo non è così favorevole a un’introduzione nei tempi più rapidi. Noi cercheremo di spingere: l’emergenza dei cittadini è oggi e lo sarà ancora di più domani».

19 ore fa
Cauto ottimismo in casa socialista
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C'è cauto ottimismo alla Casa del Popolo di Bellinzona, dove è riunito il comitato per il sì all'iniziativa per il 10%. Con oltre la metà dei centri scrutinati, l'iniziativa del PS sta raccogliendo quasi il 57% di «sì».

Da segnalare anche che, poco fa, è arrivata la consigliera di Stato Marina Carobbio.

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