
Tramite una mozione inoltrata al Municipio di Lugano, il consigliere comunale leghista Andrea Censi chiede che la scultura di Vincenzo Vela, raffigurante Spartaco, venga spostata dalla sua attuale posizione, "in un angolo angusto dell'entrata di palazzo Civico, nascosto da pilastri ed ingabbiato dietro i cancelli d'entrata in ferro", alla nuova culla della cultura luganese, ossia il LAC, dove la statua potrebbe ben integrasi all'entrata "oggi spoglia e fredda".
Per motivare tale scelta Censi ricorda l'importanza della scultura, esposta in numerosi paesi nel corso degli anni. "Lo Spartaco è un capolavoro giovanile dell’artista che proprio grazie a quest’ opera ed a quello che rappresenta, inizia a farsi spazio nell’ambiente e riesce a colpire nel segno la sensibilità del pubblico, strabiliato per l’eccezionale capacità dello scultore di riprodurre una figura umana con i tratti talmente realistici da sembrare quasi viva e tangibile. Un modellato che si distacca totalmente dal gusto e dai dettami neoclassici e accademici, sempre proiettati verso il tradizionale ideale di bellezza, nonostante il soggetto ritratto sia un personaggio storico.
"Spartaco è infatti" aggiunge Censi, "il leggendario schiavo trace che ha condotto la celebre rivolta dei gladiatori durante l’egemonia romana; una figura simbolica che trasmette una chiara allusione ai moti risorgimentali di liberazione che allora prendevano piede in Italia, condotti da un crescente sentimento di ribellione anti-austriaco. L’energia fisica ed emozionale dello Spartaco, raffigurato a grandezza naturale, riescono a far immaginare l’intera scena in cui l’uomo, che ha appena spezzato le catene che lo tenevano prigioniero, si dirige minaccioso verso i suoi tiranni, pronto a combattere a mani nude per riconquistare la libertà che gli è stata negata. Un tema toccante che insieme alla straordinaria maestria dell’artista riescono a non far passare inosservata l’opera che diviene così il manifesto della scuola di scultura dell’Ottocento e modello di eccellenza per le generazioni successive".
Censi conclude la mozione, esponendo due motivi per cui la posizione dello Spartaco è sbagliata:
• non è valorizzato e passa inosservato• posizionare Spartaco, personaggio simbolo della libertà, dietro a delle inferriate è quantomeno contraddittorio.
Per questi motivi Censi chiede di accogliere la mozione, incaricando il Municipio di studiare una "posizione consona" per la statua del Vela.
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