Ticino
Ponte Tresa, la chiusura della dogana va a Roma
Ponte Tresa, la chiusura della dogana va a Roma
Ponte Tresa, la chiusura della dogana va a Roma
Redazione
8 anni fa
Il Consiglio regionale lombardo approva la mozione di Luca Marsico: "Così tuteliamo gli oltre 60mila frontalieri"

L’improvvisa chiusura della dogana di Ponte Tresa, dello scorso 5 dicembre, diventa un vero e proprio affare di Stato. Questo pomeriggio, il consiglio regionale Lombardo ha accolto all’unanimità una mozione presentata dal consigliere regionale di Forza Italia, Luca Marsico. Ora, la giunta Maroni dovrà attivarsi presso il Governo italiano per trovare una regolamentazione comune con la Svizzera in merito alla chiusura straordinaria delle frontiere.

La mozione, ricordiamo, è maturata a seguito della chiusura della dogana di Ponte Tresa da parte delle autorità svizzere, dopo la tentata rapina alla banca Raiffeisen di Molinazzo di Monteggio. La misura di sicurezza scattata nel tardo pomeriggio, causò parecchi disagi al traffico transfrontaliero, tanto da spingere il sindaco di Lavena Ponte Tresa Massimo Mastromarino a parlare di una presa d’ostaggi. Di tenore più moderato le motivazioni di Marsico, secondo cui la decisione unilaterale di chiudere un valico viola gli accordi di Schengen.

In aula è stato ripetuto che non si tratta di un’ingerenza nei confronti dello Stato elvetico, eppure, durante il dibattito è stata accolta anche una modifica proposta dalla Lega Nord per chiedere alle autorità svizzere di riconoscere la presunta violazione di Schengen, nonché il danno arrecato ai frontalieri.

Tutti i dettagli nel servizio di TeleTicino allegato

© Ticinonews.ch - Riproduzione riservata