
1’000 firme contro la costruzione del centro sovracomunale di compostaggio del Luganese, su un totale di circa 1’800 abitanti. Tante sono le sottoscrizioni inoltrate oggi, 29 aprile 2021, alla Cancelleria dello Stato del Canton Ticino a Bellinzona da cittadini di Ponte Capriasca, raccolte da una commissione interpartitica composto da membri di tutto lo spettro politico, dal coordinatore Andrea Bertozzi (PPD), Mariella Barbieri (ALRA/PLR), Roberta Bertozzi (Lega dei Ticinesi), Federico Bizzarro (PS), Matthias Bizzarro (PLR) e Nathalie Ravano (Lista Civica 6946).
Odori e traffico pesante nelle vie del paesino
Il progetto non piace ai firmatari in quanto coinvolgerebbe una zona residenziale e “porterebbe in tutta l’area un inaccettabile transito di traffico pesante (fino a 40 t) in paesi la cui vocazione e le strade non sono certamente quelle industriali”. Inoltre “Si sottolinea pure il fatto che nei paesi in questione il percorso casa-scuola, le fermate dei mezzi pubblici e i centri di ritrovo giovanili si trovano sull’asse stradale interessato dall’aumento di traffico pesante”. La commissione denuncia anche “la mancanza della certezza che l’impianto verrà totalmente chiuso escludendo così la fuoriuscita di odori”, visto che “da anni le zone interessate stanno soffrendo il puzzo di un centro di compostaggio esistente in zona”, fatto “già denunciato più volte (...) a causa della sua errata collocazione e la parziale abusività edilizia senza mai avere alcun riscontro”.
Soluzione alternativa a Sigirino
La commissione interpartitica ha inoltre elaborato una proposta alternativa “che (va detto) al momento degli studi eseguiti dal Cantone, ancora non esisteva”, ovvero “nei prossimi anni verrà eseguita la costruzione degli svincoli autostradali di Sigirino nei pressi del ex cantiere Alp Transit. L’utilizzo di queste uscite ridurrà a ZERO il traffico pesante destinato a questo importante centro sovracomunale dalle arterie stradali cantonali e comunali, dai nuclei dei paesi e dalla zona residenziale pregiata contrariamente a quanto tuttora pianificato”.
La commissione interpartitica dichiara di essere anche incerta “delle risposte inoltrate ai Municipi inerenti le innumerevoli perplessità scaturite in fase di consultazione e pianificazione”, aggiungendo infine che “una richiesta d’audizione alla commissione ambiente, territorio ed energia è già stata inoltrata”.
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