Si sono conclusi oggi i corsi di formazione della Federazione Pompieri Ticino presso il Centro Soccorso Cantonale Pompieri Mendrisiotto (CSCPM), che si sono tenuti da giovedì 1° giugno a domenica 4 giugno. Nelle quattro lezioni sono stati formati 19 vigili del fuoco provenienti dai Corpi pompieri o dalle Sezioni di montagna e 2 provenienti dai Centri di Soccorso urbani. La formazione consisteva nella condotta da tenere nella lotta contro gli incendi boschivi. I pompieri sono stati accompagnati da 6 consulenti forestali del Dipartimento del territorio – Sezione forestale.
La formazione
La formazione è servita ad aggiornare e consolidare i militi sul Concetto cantonale per la lotta agli incendi boschivi. Il corso ha delineato i contenuti formativi e li ha tramutati in lezioni sul terreno atti a raggiungere gli obiettivi prefissati. Le lezioni sono state organizzate e svolte con la consulenza del Dipartimento del territorio – Sezione forestale, che ha affiancato il Comandante del CSCPM e lo Stato Maggiore così come MeteoSvizzera, che ha arricchito ulteriormente i contenuti.
I mezzi aerei
Uno dei principali temi toccati è stato l’impiego di mezzi aerei per le operazioni di ricognizione e spegnimento. Questi mezzi rappresentano un supporto fondamentale per la lotta agli incendi boschivi, ma devono essere utilizzati in modo efficace e performante. A questo proposito è stato formato un nuovo coordinatore dei mezzi aerei che ha il compito di supportare il Capo intervento pompieri durante gli incendi boschivi.
Il Mendrisiotto
La formazione si è svolta presso il Centro di Pronto Intervento di Mendrisio e le esercitazioni sul territorio del Mendrisiotto, sfruttando le peculiarità delle sue zone boschive. I partecipanti hanno potuto utilizzare scenari differenziati sulle pendici del Monte San Giorgio e su quelle del Monte Generoso. Nella giornata di oggi i partecipanti hanno effettuato un’esercitazione che ha richiesto loro le tecniche apprese durante le giornate precedenti. Grazie alla presenza di una cinquantina di militi di montagna, i 21 partecipanti hanno potuto lavorare in scala 1:1 ad Arzo, nei boschi sovrastanti le cave di marmo.