
Pomodori locali tutto l'anno, senza uso di pesticidi e utilizzando poca acqua e poca energia. L'Orticola Bassi nel 2022 ha realizzato una serra con una tecnologia innovativa; il suo prodotto sta riscontrando un buon successo ed ora è in lizza, assieme ad altri tre progetti, per il riconoscimento AgroPrix, che premia le innovazioni nell'agricoltura svizzera e il cui vincitore verrà rivelato il 7 novembre. Ticinonews è andato nell'azienda di Sant'Antonino per capire il funzionamento di questo sistema che l'azienda vuole estendere ad altre serre.
La tecnologia alla base della serra
Delle lampade a LED sopperiscono alla mancanza di luce durante l'inverno, mentre il controllo di temperatura e umidità viene fatto tramite finestre e schermi di chiusura sulla parte superiore della serra. "Questo è molto importante per poter garantire alla nostra coltura, alle nostre piante, un clima perfetto di crescita, in modo da non avere malattie e non doverci poi trovare a utilizzare dei pesticidi", spiega il proprietario Christian Bassi.
"Ecco i vantaggi di un prodotto locale rispetto a uno importato"
Oltre a richiedere poca acqua e poca energia, la nuova serra di Orticoltura Bassi sfrutta per il riscaldamento il calore proveniente dal termovalorizzatore di Giubiasco. Produrre pomodori di qualità per tutto l'anno in loco permette di evitare importazioni da paesi lontani con trasporti su gomma. "Il nostro prodotto viene raccolto oggi e domani, al massimo dopodomani, è sugli scaffali per i clienti, come non avviene certamente con quelli importati", aggiunge Bassi, che guarda al futuro: "Attualmente la serra è di 500 metri quadrati e stiamo studiando il sistema per duplicare la tecnologia su serre già esistenti, in modo da continuare a produrre pomodori anche nei mesi freddi".
La risposta dei consumatori è buona
Come sono stati recepiti questi pomodori dal mercato? Sono acquistabili già da due anni e, a detta dell'ex proprietario dell'Orticola Bassi e attuale presidente di TIOR Marco Bassi, "la risposta è stata buona. Abbiamo un grande distributore, la Coop, che ci chiede di poter produrre di più. Ciò significa che il prodotto è richiesto dal pubblico, soprattutto durante il periodo invernale". Per quanto concerne i prezzi, si parla di 15 franchi al chilo, imballaggio compreso.