Ticino
PoLuMe, la terza corsia fa ancora discutere
Immagine CdT/Gabriele Putzu
Immagine CdT/Gabriele Putzu
Daniele Coroneo
2 anni fa
Il progetto, la cui consultazione si è conclusa lo scorso 30 aprile, divide favorevoli e contrari. Padlina: “Potrebbe davvero fare qualcosa”. Durisch: “L’Ustra non risolve il problema del traffico, lo peggiora”

È per “migliorare la viabilità” e “aumentare la sicurezza” che la Confederazione intende realizzare “PoLuMe” nel tratto autostradale compreso fra Lugano e Mendrisio. Il progetto, del valore di 1,8 miliardi di franchi, prevede l’introduzione della terza corsia dinamica, ovvero la percorribilità della corsia d’emergenza nelle ore di punta in direzione Nord al mattino e Sud alla sera. A corredo è prevista pure la realizzazione di alcune grandi opere: le principali sono l’adeguamento delle gallerie del San Salvatore e della Collina d’Oro, con la realizzazione della corsia d’emergenza dinamica e di una terza canna, due semisvincoli a Grancia e a Melano e la circonvallazione autostradale in galleria dell’abitato di Bissone. Su quest’ultimo punto, oltre che sul progetto complessivo, il Municipio del villaggio lacustre si esprimerà nei prossimi giorni.

Conclusa la consultazione
Lo scorso gennaio il Consiglio federale ha deciso di anticipare la realizzazione dell’opera dal 2040 al 2030. Lo scorso 30 aprile si è conclusa la procedura di consultazione indetta sul progetto. Contro PoLuMe si sono espresse alcune associazioni, fra le quali Cittadini per il territorio, Associazione traffico e ambiente (Ata) e Società ticinese per l’arte e la natura (Stan).

Traffico più fluido o congestionato?
Per i favorevoli, PoLuMe permetterà di fluidificare il traffico su questo tratto autostradale. Per i contrari, l’effetto sarà esattamente l’opposto, con un ulteriore aumento del traffico. “È un progetto convincente, che potrebbe davvero fare qualcosa”, considera Gianluca Padlina, capogruppo Ppd in Consiglio comunale a Mendrisio, intervenuto in diretta a Ticinonews. “Sono decenni che vengono effettuati potenziamenti autostradali: la medicina che ci propone l’Ustra non ha risolto il problema, l’ha solo peggiorato”, replica Ivo Durisch, dell’associazione Cittadini per il territorio.

La domanda di mobilità
“L’equazione ‘Più strade, più traffico’ è un mero proclama”, afferma Padlina rispondendo all’argomento principale dei contrari. “Il traffico è determinato dalla domanda di mobilità. Studi indicano chiaramente che il traffico è destinato ad aumentare e occorre fare qualcosa adesso”.

La regione più inquinata in Svizzera
Per Durisch, tuttavia, centrale è pure un altro tema: l’inquinamento. “Proprio oggi ho guardato una cartina dell’ozono in Svizzera: il Sottoceneri è la regione più inquinata del Paese. Ora del 2030 il parco veicoli non sarà stato sostituito integralmente. Bisogna ridurre il traffico e le misure ci sono: smart working e riduzione dei parcheggi sui posti di lavoro, senza dimenticare di potenziare il trasporto pubblico”. Un approccio malvisto da Padlina: “Intervenire sulla domanda di mobilità – come vuole Durisch – significa limitare la libertà delle persone di spostarsi. I nostri centri crescono e ora le infrastrutture devono essere adeguate”.

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