Ticino
Polizie comunali, “No ad un corpo unico”
Immagine CdT/Zocchetti
Immagine CdT/Zocchetti
Ginevra Benzi
3 anni fa
“Un progetto superato dai tempi”. Così le comunali ribadiscono la loro contrarietà all’idea di una polizia unica, rispolverata di recente dalla politica. Sostegno invece al Gruppo di lavoro “Polizia ticinese” che a breve presenterà la sua riforma al Governo

Oggi a Locarno si è tenuta l’assemblea delle Polizie comunali durante la quale si è molto parlato di “Polizia unica”, un progetto fortemente criticato dai presenti. I colleghi di Teleticino si sono recati sul posto per parlarne con il presidente dell’Associazione Polizie Comunali Ticinesi (APCTi) Orio Galli.

Criticata la tempistica
In Ticino di Polizia unica se ne parla ormai da molto, da quasi 20 anni. Un progetto già fortemente criticato in passato e che non si è mai concretizzato. Dato per morto per un po’ di tempo, questo è poi tornato sotto i riflettori qualche mese fa grazie a un’iniziativa parlamentare arrivata dalla politica e che adesso si trova in Commissione giustizia e diritti. Un’iniziativa “rispolverata dai cassetti dei ricordi” come ha detto il presidente. Le critiche sono molte, fra cui la tempistica. “È un’idea nata nel 2008 per copiare quella che era la realtà che andava a implementarsi a Neuchâtel” ha spiegato Galli, precisando che “adesso i tempi sono cambiati, la Polizia è cambiata in Ticino, sia la Cantonale che le Comunali. Ci sono delle peculiarità e lati positivi che sono emersi”. L’idea è quella di continuare su questa strada, anche perché è stato creato un gruppo di lavoro proprio quando fu creata la nuova struttura delle Polizie Comunali. “Questo gruppo di lavoro ha come scopo di voler migliorare lo stato attuale delle cose. I lavori sono quasi finiti e non vediamo motivi del perché ad oggi andiamo a voler acquistare un progetto a scatola chiusa, che non conosciamo, e che non è equiparabile al Ticino” ha spiegato Galli.

Far parlare i numeri
In Ticino c’è un alto numero di agenti per abitante rispetto al resto della Svizzera, precisamente un agente ogni 300 abitanti rispetto alla media svizzera che vede un agente ogni 400 abitanti. A questo punto sarebbe possibile razionalizzare i costi, magari anche migliorando le sinergie ed evitando doppioni? “Proprio per questi motivi è nato il gruppo di lavoro che adesso sta lavorando proprio su queste specifiche” ha spiegato Galli “quello che noi diciamo è di aspettare un attimo perché arriverà un progetto performante che lavora sui costi e sui doppioni e quindi non ci rimane che aspettarlo perché sarà quello la vera soluzione”. Quello che c’è da migliorare verrà migliorato proprio grazie a questo progetto.

Servizio di prossimità
Fra i vari temi c’è anche quello del servizio prossimità molto apprezzato dalla popolazione, come ad esempio le visite agli anziani e il sostegno ai bambini. Con la creazione di un corpo unico questa prossimità scomparirebbe? “Noi siamo forti anche nelle esperienze dei posti misti: io arrivo anche da un posto misto e posso assicurare che purtroppo a discapito del fatto che ci sia un lavoro di prossimità, che è anche molto importante, purtroppo si va a fare soltanto il lavoro di Polizia cantonale”.

In attesa del rapporto del gruppo di lavoro
Il rapporto stilato dal gruppo di lavoro dovrebbe arrivare fra qualche settimana. “Io sono pronto a firmarlo se la contestualizzazione che si è fatta durante le discussioni è quella che poi verrà riportata sul rapporto. A breve per me si potrà portare la cosa sul tavolo del Consiglio di Stato” ha concluso Orio Galli.

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