
La Polizia Unica non piace al Luganese. La Conferenza consultiva sulla sicurezza della Regione III (Luganese), organo strategico in cui siedono i Capi dicastero sicurezza dei Comuni sede delle polizie strutturato e del polo della Regione di Lugano, si è espressa sulla questione sottolineando di condividere la presa di posizione del Comitato dell’Associazione polizie comunali ticinesi.
La Conferenza – si legge nella nota – “si rammarica della riattivazione delle discussioni e di possibili iniziative pilota su questo progetto ancor prima di poter prendere conoscenza del contenuto del rapporto del Gruppo di lavoro specifico per l’elaborazione di un progetto ‘polizia ticinese in stretta collaborazione’, che non ha ancora visto la luce, ma che si orienta piuttosto verso una nuova e migliore ripartizione di competenze tra la Polizia Cantonale e Comunali”.
“Un’accelerazione come quella a cui si è recentemente assistito verso un modello di Polizia Unica, che contempla anche alcuni progetti pilota con un’improvvisa assegnazione di compiti di agenti di polizia formati ad assistenti che non dispongono di adeguata formazione con le relative competenze, misconosce gli sforzi organizzativi e finanziari operati dai Comuni ticinesi e non rispecchia le esigenze e le aspettative del nostro territorio e della sua popolazione”, concludono.
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