Ticino
Polizia: pratiche illegali a Ponte Brolla?
Redazione
14 anni fa
Il sospetto è che gli agenti userebbero violenza su alcuni fermati, in particolare profughi, in luoghi appartati nella località valmaggese

Un quadro inquietante quello descritto nelle pagine del Caffè sul ruolo che avrebbe la polizia comunale, e forse anche quella cantonale, nella gestione di alcuni fermati, in particolare di profughi. Per ora si tratta solo di sospetti, ma costruiti su più indizi, ossia che sia prassi della polizia trasportare alcuni fermati, forse quelli più ingestibili, in qualche luogo appartato di Ponte Brolla, e lì malmenarli per far calmare loro gli animi. Il sospetto nasce da episodi entrambi al centro di due inchieste scaturire da altrettante denunce. Di una le cronache hanno già parlato. Si tratta di un profugo tunisino che nella notte tra il 13 e il 14 giugno sarebbe stato picchiato da un agente della polizia comunale di Locarno. L’altro episodio sarebbe invece sconosciuto. Durante la notte bianca a Locarno una rissa in città vecchia avrebbe fatto accorrere due pattuglie della polizia, che, dopo aver sedato la rissa, avrebbero poi trasportato due profughi verso Ponte Brolla. Quella notte una donna avrebbe sentito i lamenti di un uomo, un profugo, che era a terra e chiedeva aiuto. Scatta l’esposto e scatta l’inchiesta. Sul tavolo della procura ora stanno i racconti dei due profughi e gli interrogatori degli agenti. La magistratura per ora ha commentato al domenicale con un mero “lasciateci lavorare con tranquillità”.

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