Ticino
Polizia cantonale, l’assemblea lancia l'allarme: “Carichi insostenibili e rischio fuga di personale”
©Chiara Zocchetti
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Redazione
7 giorni fa
Un sondaggio interno rivela luci e ombre nella Polizia cantonale: crescono malessere, pressioni e desiderio di lasciare il corpo, ma restano solidi il senso di appartenenza e la forte collaborazione tra colleghi.

Il capitale umano della Polizia cantonale viene definito “un autentico patrimonio di competenze, valori e senso di appartenenza”. Ma le condizioni di lavoro, negli ultimi anni, hanno messo sotto pressione agenti e personale amministrativo, generando malcontento diffuso. È quanto emerso dall’assemblea con il Corpo di polizia cantonale, che ha discusso i dati del sondaggio 2025. Il quadro tracciato è critico: solo il 43% descrive il clima interno come positivo, mentre “il 66% non si sente valorizzato nel proprio ruolo” e “il 72% non ritiene di ricevere il giusto riconoscimento per il proprio impegno”. A pesare anche la distanza tra base e vertici: il 41% sostiene che i dirigenti si occupino dei problemi solo di rado o mai, e appena il 16% dichiara di ricevere un supporto frequente dai propri superiori diretti.

Mancano risorse

Il nodo principale resta quello delle risorse. “Il 63% si sente spesso o sempre sotto pressione per mancanza di personale” e quasi otto dipendenti su dieci giudicano insufficienti i mezzi operativi. Non sorprende quindi che il 72% abbia pensato almeno una volta di lasciare la Polizia, con il 25% che dichiara di essere alla ricerca attiva di un nuovo impiego. Preoccupano anche gli effetti sulla salute: sono diffusi disturbi del sonno e dell’alimentazione “in tutti i reparti, personale amministrativo compreso”, segnalando un problema strutturale e non legato solo alla professione di agente.

Valori da preservare

Non mancano, tuttavia, pilastri di valore da preservare. “L’85% del personale dichiara di sentirsi parte integrante dell’istituzione”, un dato in crescita, e il 90% sottolinea la solidarietà tra colleghi, ben oltre la media nazionale. L’assemblea avverte però che senza risposte concrete “il rischio di un peggioramento del clima interno e di un aumento del turnover è concreto e imminente”, con potenziali effetti negativi sulla qualità del servizio e sulla sicurezza collettiva.

Richieste dell’Assemblea

1. Intervento immediato della Direzione: si chiede alla Direzione di intervenire con tempestività per affrontare e risolvere le criticità di propria competenza che non richiedono un intervento politico, quali la riallocazione del personale, l’equa distribuzione dei carichi di lavoro, il rafforzamento della flessibilità e della conciliabilità tra vita familiare e professionale, la valorizzazione delle competenze, la formazione dei dirigenti e dei responsabili (sia per prevenire che per gestire le situazioni di disagio) e il miglioramento della comunicazione interna, tenendo conto delle risposte fornite dagli agenti nel sondaggio.

2. Intervento del Dipartimento: si chiede di presentare gli esiti del sondaggio al Direttore dipartimentale e al Governo in modo da orientare la politica per affrontare le problematiche strutturali emerse, dando attuazione alle proposte concrete formulate dagli agenti che hanno partecipato al sondaggio.

3. Apertura di un tavolo di lavoro paritetico: si richiede l’istituzione urgente di un tavolo di lavoro con la partecipazione delle rappresentanze sindacali, con l’obiettivo di:

a)    analizzare in modo approfondito i dati del sondaggio e le cause delle criticità.

b)    definire un piano di intervento concreto su carichi di lavoro, organici, riconoscimento, comunicazione interna, salute psicofisica e valorizzazione del personale.

c)     monitorare l’attuazione delle misure e garantire trasparenza nei processi decisionali.

4. Istituzione di un sistema strutturato e periodico di ascolto: si propone di introdurre un sistema di ascolto del personale, con feedback regolari per la Direzione.

5. Coinvolgimento attivo del personale: si chiede di coinvolgere attivamente il personale nei processi di cambiamento, valorizzando le proposte che emergono dalla base.