
La sezione di Bellinzona della Lega dei Ticinesi torna sull’episodio avvenuto all’esterno dell’Espocentro dopo un concerto la sera di sabato 9 aprile 2022. Il comandante della Polizia comunale, più volte intervistato, “ha fornito argomentazioni e possibili soluzioni che lasciano un po' perplessi per la fattibilità e per gli effetti collaterali che tali decisioni potrebbero comportare”, si legge in un comunicato. La sensazione, leggendo le interviste, “è che ad essere deficitari siano sempre gli altri e che soltanto questi ultimi debbano mettersi in discussione o debbano subire restrizioni”. Un approccio “riduttivo, che disincentiva l’organizzazione di eventi, priva commercianti e ristoratori di un possibile indotto, rendendo nel contempo Bellinzona poco attrattiva”.
“Basta belle parole”
Le categorie sopracitate “non sanno più cosa farsene delle belle parole spese in ogni occasione dalle autorità a supporto dell’economia locale sempre più in difficoltà”. Ognuno, Polizia comunale in primis, “deve assumersi le sue responsabilità ed essere parte attiva e soprattutto utile nel far vivere la Città, non un ostacolo”.
Di seguito le domande rivolte al Municipio di Bellinzona:
Quali sono state le valutazioni della Polcom nel momento in cui è stata sottoposta la richiesta d’autorizzazione dell’evento? Quali le criticità individuate e come si è deciso di prevenirle? È stato deciso di rafforzare il dispositivo di polizia?
Quanti altri eventi “a rischio” erano presenti sul territorio di competenza della Polcom la stessa sera?
Quanti sono gli agenti della Polcom (senza contare gli agenti di sicurezza privata) che operano nelle serate di venerdì/sabato e sabato/domenica? Più in generale, come è strutturato il corpo di polizia con i propri agenti e con gli agenti di sicurezza privata per coprire gli orari critici del fine settimana?
Situazioni impegnative avvengono spesso in luoghi già conosciuti per essere a rischio. Si tratta di un problema organizzativo oppure di sottodimensionamento del corpo di polizia o forse ancora legato alla facile delega dei compiti di polizia ad agenti di sicurezza privata che non hanno per legge le stesse competenze e possibilità di intervento degli agenti della comunale?
Il Municipio non ritiene opportuna una valutazione esterna della pianificazione settimanale della Polcom? Non si tratta di infrangere la segretezza del dispositivo, bensì di capire se le soluzioni adottate (impiego delle risorse) siano corrette e condivise.
Il comandante della Polcom in un’intervista ha evidenziato che “sarebbe più facile negare l’autorizzazione”. Cosa ne pensa il Municipio? Non ritiene quest’ultimo che si tratti della scelta più assurda? Oltretutto in un territorio che non brilla particolarmente per proposte serali/notturne.
Il Municipio ritiene compatibile la dichiarazione del comandante della Polcom con le logiche di politica giovanile intraprese dalla Città?
Il comandante della Polcom in un’altra intervista sembra trasferire compiti e oneri sempre più sugli organizzatori di eventi, obbligandoli ad assumere agenti di sicurezza privata sia per l’interno sia per le immediate vicinanze all’esterno su suolo pubblico (base legale?). Il Municipio condivide questo approccio e non ritiene che, oltre a disincentivare l’organizzazione di eventi, sia esageratamente oneroso e attenui in maniera importante la responsabilità della Polcom?
Il Municipio ha autorizzato il comandante a rilasciare le dichiarazioni esposte sui media?
© Ticinonews.ch - Riproduzione riservata