
Nuovo stop, il secondo, alla denuncia sporta dal comandante della polizia comunale di Bellinzona nei confronti di due sottoposti e del loro legale. Ivano Beltraminelli accusa infatti un sergente, un ispettore ed il loro avvocato di diffamazione, calunnia e ingiuria.La querela è stata originata dalla lettera che l’avvocato dei due, che si ritengono vittime di mobbing, ha inviato lo scorso settembre al comandante e in copia al Municipio di Bellinzona. Nella lettera il legale chiedeva spiegazioni su presunte “maldicenze” e “pesantissime e ingiustificate allusioni” che il Comandante avrebbe proferito nei confronti di sottoposti e famigliari.Beltraminelli patrocinato dall’ avvocato Carlo Postizzi aveva ritenuto tali accuse lesive del proprio decoro, individuale nonché professionale, e ha quindi sporto denuncia.Lo scorso 18 ottobre l’allora Procuratore Generale Bruno Balestra aveva già archiviato la denuncia emettendo un non luogo a procedere per la denuncia del comandante. E lunedì la Corte dei Reclami Penali ha a sua volta respinto l’istanza di promozione d’accusa con la quale Beltraminelli chiedeva di riaprire l’inchiesta. Ora al comandante rimane aperta unicamente la via dell’ appello al Tribunale Federale.Restano pendenti invece al Ministero Pubblico le denunce che i due agenti hanno sporto, accusando il comandante di aver leso il loro onore.
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