Ticino
Pochi controlli alla frontiera
Pochi controlli alla frontiera
Pochi controlli alla frontiera
Redazione
5 anni fa
Nonostante l'annuncio del Governo su maggiori controlli ai valichi, i frontalieri circolano senza problemi

“Nessun controllo alla dogana”. Così testimonia uno dei tanti lavoratori frontalieri sui social. È dell’altra sera la notizia arrivata dal Governo italiano sulla chiusura della Lombardia e di altre 14 province. Proprio questa notizia ha scaturito sin da subito il panico e molteplici incertezze, soprattutto nei lavoratori frontalieri. Questi ultimi però sono stati rassicurati ieri in tardo pomeriggio dal Governo ticinese e dalla Confederazione: “Frontiere chiuse tranne che per i frontalieri”. Il Consiglio di Stato durante la conferenza stampa ha spiegato che ci sarebbero stati maggiori controlli alle frontiere anche con il supporto della Polizia, affinché tutto il resto del traffico pendolare fosse contenuto per evitare, appunto, l’espansione ulteriore del nuovo coronaviurs. Inoltre, il Governo ha spiegato alcune misure legate al lavoro transfrontaliero: in primo luogo, quando e dove fattibile, è necessario utilizzare la formula di smart working e in secondo luogo i lavoratori frontalieri devono portare sempre con sé il permesso G. Perché? Perché in sede di controlli doganali sistematici verrà loro chiesto come certificazione di transito.

Le testimonianze dei frontalieri: "Nessun controllo alla dogana"Ma così non è stato. Stando a quanto riportano nei vari gruppi Facebook gli stessi lavoratori della vicina penisola e a quanto si vede dalle immagini di CiaoComo al valico di Ponte Chiasso, la situazione alle dogane era assolutamente normale: le macchine transitavano senza alcuna difficoltà. Solo alcuni spiegano come siano stati fatti dei controlli supplementari a Dirinella, nel Gambarogno ma agli altri punti di transito transfrontaliero “si passa tranquillamente”. 

Le comunicazioni dal Consiglio federale: "Nelle prossime ore comunicheremo il monitoraggio"André Simonazzi, il portavoce del Consiglio federale, per rispondere a tutte le lamentele sui mancati controlli ha riferito che le “modalità di monitoraggio alle frontiere saranno comunicate nelle prossime ore”.

Monteggio fa appello agli altri comuni interessatiIl Municipio di Monteggio ha nel frattempo chiesto al Municipio di Caslano di mettere a disposizione il Corpo di polizia strutturata in modo da investire tutte le forze disponibili al controllo degli ingressi al confine, in ossequio alle decisioni assunte dal Consiglio di Stato. In particolare, si chiede di coordinare insieme alla Polizia cantonale i controlli alle dogane del territorio: Ponte Tresa, Ponte Cremenaga, Fornasette e Cassinone.

La polizia effettua controlli sul territorioCome preannunciato, anche se in maniera molto meno massiccia del previsto, da lunedì mattina sono in corso controlli sul transito di cittadini italiani anche da parte della Polizia Cantonale. I controlli avvengono a distanza dai valichi in rispetto alle norme di Schengen e sono fatti per verificare l’effettivo motivo del transito. Chi non fosse in possesso di un regolare permesso di lavoro viene invitato a far rientro in Italia. In dogana i veicoli transitano senza particolari limitazioni.

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