
"L'analisi dei flussi elettorali mostra come le perdite di schede di tre dei quattro partiti di governo (Plr, Lega e Ps) siano soprattutto riconducibili alla crescita della scheda senza intestazione. Il Centro (ex Ppd) è il solo partito di governo a mantenere un risultato stabile, riuscendo ad attrarre, in misura più importante rispetto ad altre elezioni, chi si era astenuto o aveva votato Plr o Ps". Lo ha rilevato l'Osservatorio della politica regionale dell'Università di Losanna, che ha scandagliato i comportamenti di voto dei ticinesi alle elezioni del Gran Consiglio del 2023. I ricercatori hanno intervistato un campione di 1'419 persone. In un comunicato, l'Osservatorio precisa che l’indagine non permette "di entrare nel dettaglio dei flussi dei partiti più piccoli", tuttavia "si osserva che Avanti con Ticino & Lavoro ha beneficiato di schede provenienti dal Ps, dalla Lega ma anche di chi nel 2019 si era astenuto o aveva votato scheda senza intestazione".

Voti personali
Lo studio rileva che "i cittadini ticinesi fanno ampio uso del voto personale, sia quando scelgono la scheda senza intestazione, sia quando votano un partito. Ad attribuire più voti personali sono in media i giovani, gli uomini, gli occupati nel settore dipendente, e chi ha meno fiducia nei partiti. Le motivazioni soggettive del voto personale sono molteplici, e si differenziano tra gli elettorati dei vari partiti e tra chi fa ricorso alla scheda senza intestazione. Nel complesso, il voto personale appare più legato al contatto diretto e alla condivisione di valori che alla visibilità mediatica".
Generi in contrapposizione
Come nelle precedenti elezioni ticinesi, lo studio mette in
dubbio l’opinione secondo cui "le donne non votano le donne". Infatti, "dall’analisi si evince che una netta maggioranza dell’elettorato femminile
dichiara di votare le candidate per aumentarne la presenza in politica.
Tuttavia, il tema suscita opinioni in parte diverse fra uomini e donne. Per
esempio, una maggioranza maschile ritiene che 'fare troppo per le donne
discrimina gli uomini'. Tuttavia, un’altrettanta chiara maggioranza di uomini
sostiene che i partiti devono dare più spazio alle candidature femminili".

Alto astensionismo
Un tema emerso chiaramente il giorno delle elezioni è l'alto tasso di astensionismo registrato, il "più basso di sempre nella storia politica ticinese. L’analisi evidenzia che l’astensione è dovuta non solo a disinteresse o impedimenti pratici, ma anche alla sfiducia nei partiti, alla percezione della complessità del sistema politico, alla sensazione di non essere adeguatamente rappresentati. L’astensionismo riguarda più i giovani, le donne, le persone economicamente vulnerabili e chi non si situa sull’asse sinistra-destra. In altri termini, la polarizzazione sinistra-destra sembra favorire la partecipazione".
