Dopo il ballottaggio
Plr in difficoltà? Erasmo Pelli: "Serve un esamino di coscienza"
Immagine Ticinonews
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Redazione
8 mesi fa
Il favorito della prima ora per l'elezione nel Consiglio degli Stati non è riuscito nel suo intento. All'indomani del mancato ingresso di Alex Farinelli nella Camera Alta, non mancano i dubbi sulla strategia adottata dal Plr cantonale.

L'umore non era molto alto ieri fra i simpatizzanti ticinesi del Plr. Ancora favorito prima del 22 ottobre, Alex Farinelli dovrà infatti guardare dall'esterno l'aula del Consiglio degli Stati. La mancata elezione del suo candidato interroga il partito, anche in vista delle elezioni comunali. Oggi, fra gli esponenti storici del Plr non molti volevano esprimersi pubblicamente. Ha accettato di farlo l'ex vicesindaco di Lugano, Erasmo Pelli, a cui abbiamo chiesto se nel Plr ticinese debba cambiare qualcosa. "A livello cantonale, se ne dovrà parlare con il presidente. Secondo me, un esamino di coscienza da parte di tutti deve essere comunque fatto".

Responsabilità del partito

Per l'ex numero due del Municipio di Lugano, infatti, la responsabilità del mancato ritorno di un rappresentante liberale radicale nel Consiglio degli Stati non è di Alex Farinelli. "Il candidato ha fatto quel che doveva fare. È il partito che doveva motivarsi maggiormente e cercare l'elettorato".

Centro più entusiasta

Sorride naturalmente Fabio Regazzi, che riporta il suo partito nella Camera dei Cantoni. Secondo alcuni, il Centro avrebbe dimostrato più entusiasmo, voglia e "fame" di fare bene in questa tornata elettorale. "È possibile", concede Pelli. "Credo che il Centro abbia lavorato molto bene nei comizi e nei momenti aggregativi".

"Ossa rotte"

Le analisi su quanto accaduto sono rimandate al comitato cantonale Plr del 30 novembre. Nel frattempo, tuttavia, "sicuramente Alessandro Speziali esce con le ossa rotte dalle elezioni cantonali e dalle federali", osserva il vicedirettore del Corriere del Ticino Gianni Righinetti, intervenuto in diretta a Ticinonews. "Speziali ha sì fatto dell'autocritica, ma non in maniera sufficientemente profonda. Spero per il Plr che il partito non analizzi solo contabilmente i risultati delle federali, come fatto con le cantonali. Qui dovrà dare una lettura molto concreta e vedere cosa non ha funzionato, anche in termini di persone scelte".

Poco corretto?

Righinetti biasima anche la prima reazione avuta dal presidente cantonale del Plr alla notizia del mancato ingresso di Farinelli nella Camera Alta. "Alessandro Speziali lo ha ringraziato, ma anche criticato, affermando che 'non è il momento di profili trasversali e istituzionali' e che ci volesse 'qualcuno di profilato'. Solo in seguito è corso ai ripari, dicendo che Farinelli ha fatto bene. Questa reazione non mi è piaciuta".

Orizzonte comunali

Il lavoro di riflessione interna sarà essenziale, soprattutto in vista dell'appuntamento elettorale di aprile. "Le comunali rispondono però a logiche completamente diverse", precisa il vicedirettore del CdT. "Qui contano ancora di più i nomi forti. Soprattutto a Lugano, dove il Plr avrà davvero bisogno di nomi forti e profilati. E all'orizzonte questi non si vedono".