
Nel calendario mondiale culinario, il 17 gennaio rappresenta un giorno importante. In effetti, si celebra oggi la giornata mondiale della pizza, un piatto molto considerato anche nelle alte sfere della cucina internazionale.
A confermarlo a Ticinonews è Bernard Fournier, chef stellato francese del ristorante ‘Da Candida’ di Campione d’Italia e giudice all’ultimo Campionato Mondiale disputatosi dal 9 al 12 aprile scorsi a Parma (vedi correlato).
"Certo, la pizza è un piatto geniale, che ha delle origini antichissime. Tutto partì dall’antica Grecia e poi, passando per l’Impero Romano, fu maggiormente valorizzata a Napoli con la classicheggiante ‘Margherita’, cucinata in onore dell’omonima regina d’Italia, Margherita di Savoia”, precisa lo chef stellato originario della Lorena, una delle tre regioni (le altre due sono Alsazia e Champagne-Ardenne), che dal 1. gennaio 2016 si sono fuse nel cosiddetto ‘Grand Est’, che racchiude 10 dipartimenti (Ardennes, Aube, Marne, Haute-Marne, Meurthe-et-Moselle, Meuse, Moselle, Bas-Rhin, Haut-Rhin e Vosges).
Le sue origini sono alla base della pizza al foie gras, lanciata da lei qualche anno fa?"Le rispondo partendo dal concetto che anche nella cucina, le tradizioni vanno rispettate. Innanzitutto voglio ricordare che l'usanza di ingozzare le oche non è nata a Strasburgo, bensì, nell’antico Egitto, dove questi preziosi pennuti erano obbligati a trangugiare quantità industriali di fichi. La tradizione passò poi di mano agli ebrei per poi diffondersi in Ungheria, Romania, e appunto, in Alsazia. Inoltre, la storia e la leggenda raccontano che starnazzando rumorosamente, le oche del Campidoglio salvarono Roma dall’invasione dei Galli nel 390 a.C., avvertendo il soldato ed ex console Marco Manlio della loro presenza sul colle. I miei antenati vennero allontanati con il lancio di frecce e pietre e precipitarono giù dal colle, grazie al provvidenziale intervento delle oche. Tutto questo, per dire che a mio avviso, foie gras e pizza si combinano perfettamente", proprio come la tradizione culinaria italiana e quella francese".
Tanto più che lei ha già proposto questo abbinamento."Certo, otto anni fa inserii questa pizza nella carta del mio locale di Campione d’Italia. Putroppo, in 6 mesi, furono soltanto due le persone che la provarono. Comunque, non mi arrendo e penso che prima o poi la riproporrò ai miei clienti”.
Roberto Quadri
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