
Fino a pochi anni fa era considerato un perseguitato dal regime nazista, nel 2013, invece, con il rinvenimento di numerosi documenti, è stato scoperto che in realtà era un grande sostenitore di Adolf Hitler. Stiamo parlando di Emil Nolde, un esponente dell’Espressionismo tedesco. Il Führer lo detestava perché "distante dal popolo" tanto che nel 1941 la Camera di Belle Arti del Reich gli impedì di vendere le sue opere o di organizzare mostre. Qualche anno fa però, come riporta agi.it, Christian Ring, il direttore della fondazione Ada ed Emil Nolde, ritrovò alcuni documenti che provarono come Nolde, in realtà, fosse un grande sostenitore del Terzo Reich. Un nazista convinto benché ripudiato da Adolf Hitler.
La storia di Emil Nolde è tornata d’attualità qualche giorno fa, quando la cancelliera tedesca Angela Merkel ha deciso di fare rimuovere due dipinti dell’artista esposti nel suo ufficio. Una decisione, che secondo alcune indiscrezioni raccolte dal New York Times, sarebbe stata presa in seguito alla provocazione lanciata dallo storico dell’arte Felix Krämer, che in un articolo si è chiesto se le opere di "un nazista come Nolde" fossero appropriate per l’ufficio della cancelleria di Berlino.
Ma ad ammirare le opere di Nolde non è stata solo Angela Merkel. Attualmente, infatti, alcuni dei dipinti dell’artista tedesco sono esposte nella mostra della Fondazione Braglia di Lugano intitolata ‘Da Kandinsky a Nolde. Le collezioni Braglia e Johenning’. La direttrice artistica della Fondazione Braglia, Gaia Regazzoni Jäggli, ci spiega i motivi che hanno spinto la Fondazione ad esporre le opere dell'artista tedesco.
Come mai la Fondazione Braglia ha scelto di esporre alcuni dipinti di un artista controverso come Emil Nolde?Perché l’artista Emil Nolde è la figura cardine dell’Espressionismo tedesco, una delle correnti pittoriche più importanti dei primi anni del Novecento. La mostra in corso presenta nove opere di Nolde della collezione Braglia cui sono state affiancate quattordici opere dell’artista provenienti dalla collezione Johenning e che permettono di offrire al pubblico una visione sulla produzione artistica di uno dei più significativi rappresentanti dell’arte moderna.
Come giudicate la controversia attorno a questo artista?La Fondazione Braglia accoglie positivamente il dibattito nato a margine della mostra promossa dalla Nationalgalerie, Staatliche Museen zu Berlin, in collaborazione con la Nolde Stiftung di Seebüll che si prefigge di divulgare al pubblico i risultati di una ricerca accademica durata diversi anni.
Come ci si posiziona, da curatori d’arte, davanti ad un personaggio con una storia come quella di Emil Nolde?Il curatore può essere paragonato a un cantastorie perché funge da mediatore fra l’opera e il pubblico.
Quanto è difficile fare coesistere arte e politica per un curatore d’arte? Soprattutto quando deve presentare al pubblico un artista come Nolde...Da sempre l’arte rappresenta lo spirito di un'epoca. La Fondazione Braglia ha messo a disposizione del pubblico, in questa stagione espositiva, due collezioni d’arte private e auspica che questa controversia non vada a minare il rapporto dei visitatori con le opere d’arte.
A proposito di visitatori, c'è stato qualcuno che ha reagito negativamente all’esposizione dei dipinti di Nolde?Assolutamente no, anzi, le opere di Nolde sono fra le più apprezzate. L’artista si esprime attraverso un linguaggio pittorico intenso e la sua arte è molto emotiva.
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