Salute
Piscine, in Ticino una su quattro analizzate ha valori di clorato fuori norma
© CdT/Gabriele Putzu
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Redazione
un anno fa
43 piscine svizzere, delle quali una ticinese, hanno valori fuori norma. In particolare, sono stati riscontrati livelli troppo elevati di clorato – un sottoprodotto chimico derivato dalla disinfezione, potenzialmente dannoso per la salute. L’aggiunta di acqua dolce o il giusto stoccaggio della soluzione disinfettante sono alcune delle contromisure, rivelatesi però inefficaci.

I disinfettanti, come il cloro, sono ormai usati da tutte le piscine pubbliche. Insieme alla filtrazione – necessaria, ad esempio, per rimuovere i capelli - servono a garantire ai bagnanti un’igiene impeccabile. Tuttavia, durante questo processo spesso si formano dei sottoprodotti chimici, in particolare il clorato che se dovesse raggiungere livelli elevati potrebbe diventare pericoloso per la salute. Tra maggio e novembre 2023, le autorità per le derrate alimentari hanno così ispezionato 92 centri balneari in Svizzera. Ne è risultato che in 43 di essi la concentrazione di clorato era superiore ai valori massimi consentiti per legge in almeno uno dei campioni di acqua prelevati. E in Ticino? Ne abbiamo parlato con il responsabile del laboratorio cantonale Nicola Forrer

Forrer: “Analizzati stabilimenti problematici già in passato”

A livello ticinese sono stati analizzati 4 stabilimenti, “in uno dei quali – ci spiega Forrer – sono stati rilevati campioni non conformi”. Tuttavia, il responsabile del laboratorio cantonale ha spiegato che gli stabilimenti scelti per questa campagna “sono stati selezionati in base al rischio, ovvero strutture che già in passato mostravano problemi di clorato”. Lo scopo della campagna era infatti quello di “verificare l’efficacia delle misure correttive messe in atto. Quindi, la situazione riscontrata non è generalizzabile sul resto del territorio”.

4 piscine selezionate anche in altri Cantoni

Anche gli altri Cantoni partecipanti alla campagna - più il principato del Liechtenstein - hanno selezionato quattro piscine: 2 al chiuso e 2 all’aperto. In queste ultime si è notato un superamento dei livelli massimi leggermente superiore alle prime. Nella maggior parte dei casi, ad ogni modo, i valori rilevati erano di poco oltre al consentito. Quali conseguenze sulla salute? “Il livello di clorato dovrebbe essere mantenuto al minimo possibile. Un superamento del valore di legge non presenta tuttavia un pericolo immediato per il bagnante. Gli effetti a lungo termine sono però stati mostrati a livello della tiroide, che presenta una diminuzione dell’assunzione di iodio, così come effetti ai reni e ai globuli rossi”.

Far tornare i valori nella norma

Per far rientrare i valori nella norma, l’Ufficio federale della sanità pubblica raccomanda –  ad esempio – di aggiungere acqua dolce. Altre misure riguardano invece la qualità e lo stoccaggio della soluzione disinfettante. Provvedimenti che sono stati attuati completamente o in parte nell’84% delle ispezioni. Tuttavia, il 56% degli stabilimenti ha nuovamente superato il valore. “Effettivamente abbiamo assistito a una parziale inefficacia alle misure imposte o adottate. Questo è probabilmente dovuto al fatto che i meccanismi di produzione del clorato non sono ancora completamente compresi. Quindi, oltre alle misure che conosciamo ci sono sicuramente altri fattori che al momento non si conoscono e che sono probabilmente legati alle strutture. Ogni caso è probabilmente specifico, e potrebbe essere necessario rivolgersi a specialisti per trovare soluzioni ad hoc. Una potrebbe essere quella dei sistemi di filtraggio con membrane, ma sono molto costose e andrebbero applicate solo in casi eccezionali”.

Piscine private

Quanto invece alle piscine private, è più difficile determinare la concentrazione di clorato presente. Tuttavia, ci spiega sempre Nicola Forrer, ci sono delle misure che si possono applicare anche a casa. “Si potrebbe far fare un’analisi a un laboratorio esterno, ma è costoso e complicato. Se uno si limita a usare le pastiglie di cloro al posto della candeggina, unitamente a un ricambio regolare dell’acqua, allora non ci dovrebbero essere problemi”.