Ticino
Piscina di Biasca, chiusa da un anno
Redazione
17 anni fa
Un'interrogazione di Gianrico Corti chiede al Consiglio di Stato di muoversi affinché si possa ristrutturare l'impianto

È ormai chiusa da un anno la piscina delle Scuole Medie di Biasca. Da quando nell’ottobre del 2007 dal soffitto si staccò un pannello. La struttura ha ormai 35 anni ed avrebbe bisogno di importanti interventi di ristrutturazione. I soldi però, i 3 milioni e mezzo necessari per i lavori, non ci sarebbero. Colpito dall’articolo di sabato del Corriere del Ticino, il deputato Gianrico Corti ha chiesto lumi al Consiglio di Stato presentando un’interrogazione, ecco il testo:

Questa scuola pubblica è stata costruita nel 1973: un edificio di questa natura normalmente necessita dopo più di 30 anni non solo di manutenzioni ordinarie, ma anche di lavori che ne consentano continuità d’uso. Sembrerebbe logico attendersi una cosa del genere. Ora, a quanto si legge , l’aspetto più sorprendente è che mancherebbero i finanziamenti, mancano cioè i quattrini per assicurare un uso non solo adeguato, ma finora quotidiano (meglio fino all’ottobre 2007) per gli allievi che frequentano questa sede, come pure per gli studenti della vicina scuola professionale. Non solo, ma anche per tutta una serie di associazioni attive nella regione, che di questa parte della scuola media di Biasca necessitano l’utilizzo con costante regolarità. Dunque per diverse centinaia di persone viene a mancare una struttura, senza per nulla conoscere quando potrebbe esserci uno sbocco al suo ripristino. Alla sorpresa, segue lo sconcerto. È mai possibile che, nonostante i chiari di luna statali a quanto sembra poco propizi, un evento imprevedibile ed eccezionale sfoci in una risposta simile?  Allego l’intero testo dell’articolo e chiedo cortesemente al Consiglio di Stato se non sia possibile attuare almeno un intervento a tappe, se non sia il caso di proporre soluzioni che non imbocchino la via del sine die, sempre che ciò sia proponibile. In ogni caso chiedo che per questa scuola e, a ben vedere, per tutta  la regione Tre Valli sia data una risposta maggiormente rassicurante. Già oggi, poiché si ipotizzano lavori della durata di oltre un anno e mezzo, ai quali si deve ovviamente far precedere un iter decisionale sempre che un messaggio governativo dovesse giungere in tempi congrui, gli allievi di prima media, ad esempio, potrebbero riprendere dimestichezza con le discipline natatorie solo al termine del ciclo di studi, in quarta media!

Non si tratta solo un problema legato agli allievi di Biasca. È un problema regionale, visto che l’impianto era sfruttato da tante altre scuole e soprattutto da diverse associazioni e società sportive delle TreValli. Una regione che ora, anzi da un anno, è orfana dell’unica piscina coperta che c’era.

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