
Il Ticino olimpico ha un nuovo oro: a un anno esatto dalla vittoria in SuperG ai Mondiali di Cortina, Lara Gut-Behrami trionfa a Pechino nella stessa disciplina, che si conferma una volta ancora la sua preferita. Quei 22 centesimi di vantaggio sull’austriaca Puchner la consacrano nella storia dello sport di questo cantone: alle Olimpiadi è la seconda ticinese a salire sul più alto gradino del podio nello sci alpino, dopo l’epica prestazione di Michela Figini, oro nel 1984 a Sarajevo.
Un’impresa
Un successo dietro l’altro per la sciatrice di Comano, che ha saputo ristabilirsi al meglio dal Covid. Per Gabriella Gut, mamma di Lara, è stato un trionfo non scontato: “Lara ha fatto una bellissima manche, anche se nella parte finale – pianeggiante, aspetto questo che non favorisce Lara - ha perso tanto”. Ciononostante, l’atleta ticinese ha saputo imporsi sulle concorrenti, “alcune davvero molto brave”, commenta Gabriella Gut, che ha sentito la figlia subito dopo la gara: “Lara era molto emozionata, tanto che al telefono piangevamo entrambe... La stanchezza era però tanta”.
Il tris?
Quello di oggi però non è il primo successo in questi Giochi olimpici per la sciatrice ticinese, che lunedì ha conquistato il bronzo nel Gigante. La prossima gara è la discesa: che per Lara sia l’occasione di fare una tripletta di medaglie? “Viviamo un giorno alla volta!”, frena Gabriella Gut. “Lara ha fatto qualcosa di grandioso oggi”.
Le reazioni degli abitanti di Comano il giorno della vittoria
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