Ticino
Petrolio su del 40% rispetto alla pandemia
Immagine CdT
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Se paraganato alle cifre del periodo pandemico, il prezzo del petrolio si attesta ai livelli del 2018. Righetti di Swissoil: “In futuro rincari”

Il prezzo del petrolio prosegue la sua salita da settimane ormai e i suoi effetti cominciano a vedersi anche sul portafoglio. I fattori che stanno spingendo l’oro nero verso l’alto sono diversi. Per parlarne, Ticinonews ha raggiunto il presidente di Swissoil Paolo Righetti, che ha paragonato i prezzi di questi giorni a quelli del 2018.

Come mai la benzina sta aumentando?
“In questo momento abbiamo due tendenze ben delineate. Da una parte la ripresa economica post-pandemia e la crescita del mercato dell’energia, che automaticamente prevedono l’aumento dei prezzi. Dall’altra parte c’è una penuria di gas ed elettricità: il petrolio è così chiamato a rispondere a questa mancanza”.

Non si tratta di un record?
“No, ma siamo tornati al livello di prezzo che avevamo al 2018. Se però paragoniamo il prezzo del petrolio al periodo della pandemia vediamo un aumento del 40%”.

C’è un rischio di penuria in Svizzera?
“No, per quanto riguarda olio combustibile, diesel e benzina non si può dire che si corre questo rischio”.

Come sono i prezzi in Svizzera rispetto agli altri paesi?
“Benzina e diesel in Svizzera hanno un prezzo che rientra nella media europea, non si tratta di un prezzo eccezionalmente distante dagli altri paesi”.

Che cosa si deve aspettare chi in questi giorni fa un rifornimento di nafta per l’inverno?
“Si deve aspettare un prezzo di riferimento attorno al franco al litro. È un prezzo paragonabile quindi a tre anni fa”.

E per il futuro?
“Attualmente il mercato non dà segni di decrescita a breve termine. A partire dal primo di gennaio dal 2021 ci sarà l’aumento della tassa del CO2 e quindi tutte le energie fossili subiranno un aumento, che sarà però dettato dalla tassa e non dall’aumento del prodotto in sé”.

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