
Resta in carcere il 42enne cittadino kosovaro, titolare della M+M Ponteggi di Camorino, coinvolto nell'inchiesta sui permessi falsi rilasciati dall'Ufficio della migrazione.
Sarebbero infatti emersi, riferisce La Regione, nuovi reati di natura economica e fiscale commessi dall'uomo, il quale in passato aveva subito condanne tramite decreti d'accusa per impiego irregolare di manodopera.
Il giudice dei provvedimenti coercitivi ha quindi accolto l'istanza di proroga del carcere, avanzata dal sostituto procuratore generale Antonio Perugini, titolare delle indagini. Già lo scorso maggio il gdp aveva accolto una prima richiesta di proroga del carcere formulata sempre da Perugini.
Il 42enne, ricordiamo, è l'unico tra gli indagati che si trova ancora in detenzione preventiva.
© Ticinonews.ch - Riproduzione riservata