Ticino
"Perizie esterne sempre agli stessi medici?"
"Perizie esterne sempre agli stessi medici?"
"Perizie esterne sempre agli stessi medici?"
Redazione
8 anni fa
Matteo Pronzini interroga il Consiglio di Stato sulle perizie dell'Ufficio assicurazione invalidità

Nuova interrogazione parlamentare di Matteo Pronzini sul tema della sanità. Stavolta al centro delle preoccupazioni dei deputato MPS vi sono "l'indipendenza e l'imparzialità dei medici a cui l'Ufficio assicurazione invalidità (UAI) demanda le perizie".

Pronzini scrive che "nell’ambito dell’Assicurazione Invalidità l’ente deputato ad effettuare l’istruttoria medica è il Servizio di accertamento medico, meglio conosciuto come SAM che ha sede presso l’Ospedale San Giovanni in Bellinzona. Servizio che svolge talune istruttorie, mentre che altre vengono sistematicamente commissionate dall'UAI a medici esterni."

"Questo modo di procedere da parte dell'UAI pone diversi interrogativi" prosegue Pronzini. "Quante sono nell’arco degli ultimi 5 anni le perizie effettuate direttamente presso SAM? Quante perizie per contro sono state commissionate nell’arco degli ultimi 5 anni ai medici esterni e soprattutto con quale criterio? Quanto sono costate negli ultimi 5 anni le perizie assegnate ai medici esterni? Nel caso il SAM fosse sotto dotato, per quale ragione non viene potenziato il servizio?"

"L’assegnazione delle perizie da parte dell'UAI a medici esterni pone ulteriori problemi" scrive ancora il deputato MPS. "In particolare sull’UAI in Ticino e di transenna sul DSS, grava il sospetto che le perizie esterne vengano assegnate sempre agli stessi medici, ciò che disattende manifestamente una sentenza della Corte Europea dei diritti dell’uomo i cui considerandi sono stati conseguentemente ripresi anche in recenti sentenze del Tribunale federale delle assicurazioni."

"In buona sintesi, i disposti contenuti nelle richiamate sentenze imporrebbero invece all’autorità -nel caso di assegnazione di perizie mediche esterne-, il rispetto di una sana rotazione" prosegue Pronzini. "Più nello specifico, l’Alta Corte europea ha stabilito che se il reddito annuo conseguito in seguito a perizie commissionate dall’autorità pubblica al medico privato, dunque esterno all’amministrazione, è da ritenersi considerevole in rapporto al reddito complessivo tratto da quest’ultimo, non è più dato il criterio d’imparzialità e/o d’indipendenza."

Pertanto Pronzini chiede al Consiglio di Stato "quali sono i medici che hanno ricevuto i mandati peritali per conto di UAI nel corso degli ultimi 5 anni" e "a quale medico corrispondono quanti mandati assegnatogli da UAI nel corso degli ultimi anni".

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