Ticino
Pericolo siccità, anche Aldi non venderà i fuochi d'artificio
Pericolo siccità, anche Aldi non venderà i fuochi d'artificio
Pericolo siccità, anche Aldi non venderà i fuochi d'artificio
Redazione
7 anni fa
Per scongiurare il rischio di incendi, il discount ha rinunciato al prodotto

In risposta all’attuale e persistente siccità e al rischio di incendi boschivi che ne deriva, ALDI SUISSE rinuncia alla vendita di articoli pirotecnici in alcune parti della Svizzera. Sulla base dei più recenti sviluppi, tale rinuncia trova validità a partire da sabato nelle filiali ALDI SUISSE site in Canton Ticino e Vallese. Con questa decisione il discount svizzero dimostra di attuare i principi della propria responsabilità aziendale.

Il pericolo di incendi boschivi viene preso seriamente"La vendita di fuochi d’artificio non subisce limitazioni in Svizzera, ci sembrava tuttavia doveroso reagire in maniera appropriata alla grave situazione di siccità registrata nelle ultime settimane, non solo a tutela dell’ambiente, bensì anche a sostegno dei comuni, per permettere ovunque una Festa nazionale all’insegna della sicurezza", dichiara Angelo Geninazzi, portavoce di ALDI SUISSE. "Alla base della scelta di rinunciare alla vendita di fuochi d’artificio in alcune regioni troviamo le raccomandazioni dell’Ufficio federale dell’ambiente (UFAM) che prevedono il divieto assoluto di accendere fuochi all’aperto nelle aree attualmente interessate".

Costante monitoraggio degli sviluppiLa decisione di prendere eventuali provvedimenti resta di competenza dei singoli Cantoni. Da giorni l’UFAM informa regolarmente circa le misure adottate nei Cantoni per poterne fornire una panoramica veloce ed esau-riente. Al momento si rilevano differenze regionali, in alcuni casi anche all’intero di un singolo Cantone. Raccomandiamo ai clienti di tenersi informati fino al giorno 1° agosto circa lo sviluppo della situazione attuale consultando la pagina sempre aggiornata dell’UFAM. 

Svizzera orientale: anche Coop e Migros rinunciano 

A causa del permanere della siccità anche Coop e Migros rinunciano alla vendita di articoli pirotecnici in tutte le filiali della Svizzera orientale. Il Primo agosto è alle porte ma non sarà possibile acquistare petardi, razzi e simili nelle filiali Migros dell'intera Svizzera orientale, ha dichiarato il portavoce Nico Canori su richiesta dell'agenzia di stampa Keystone-ATS, confermando informazioni riportate sulla "Zürichsee-Zeitung". I fuochi d'artificio sarebbero arrivati ​​sugli scaffali proprio in questi giorni, ha aggiunto.

Seguiranno questa politica le filiali Migros nei Cantoni di Sciaffusa, Turgovia, San Gallo, Appenzello Interno ed Esterno, Grigioni e nella parte orientale di Zurigo. Sulle perdite finanziarie che deriveranno da tale decisione il gigante arancione non si pronuncia: è chiaro, osserva Canori, che c'è sempre una grande richiesta di fuochi d'artificio in vista del Primo agosto, tuttavia i clienti reagiscono con comprensione.

La stessa politica verrà seguita dalla Coop: con lo scopo di "offrire un contributo per evitare danni" a causa della siccità, si legge nella nota odierna del gruppo, è stato deciso di rinunciare alla vendita di articoli pirotecnici nelle filiali Coop e Coop Edile+Hobby dell'intera regione Svizzera orientale-Ticino. La vendita sarebbe cominciata questo sabato, specifica la nota.

Interessate da questa misura sono le filiali nei cantoni di Sciaffusa, Turgovia, San Gallo, Appenzello Esterno e Interno, Grigioni, Glarona e Ticino. A queste si aggiungono quelle nella regione di Winterthur, incluso il Weinland zurighese, e nel Liechtenstein. Determinante per la scelta dei due gruppi il divieto di accendere fuochi emanato dalle autorità in diversi Cantoni, ma anche la meteo che non prevede precipitazioni prolungate.

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