
A Lugano, Avanti con Ticino & Lavoro vuole vederci chiaro sul piano di risparmi del Municipio da 10 milioni all'anno. In un'interrogazione con Michele Codella quale primo firmatario, i consiglieri comunali del movimento pongono delle domande sul tema, in particolare sull'impatto che le misure potrebbero avere sul personale cittadino. L'esecutivo luganese non intende effettuare licenziamenti, ma preferisce agire tramite la mancata sostituzione di parte del personale partente. "Il nostro gruppo - scrivono i quattro consiglieri comunali - sostiene con convinzione la tutela dei posti di lavoro, riconoscendo il valore del personale quale risorsa fondamentale per il buon funzionamento della macchina comunale. Il nostro approccio mira a coniugare sostenibilità finanziaria e dignità lavorativa, sulla base di analisi trasparenti, dati oggettivi e confronti con realtà comparabili".
Gli interrogativi
Le domande dell'atto vertono anche sul tipo di riflessioni alla base della politica di risparmi cittadina. "Quali sono i dati raccolti sulla fluttuazione del personale (turnover, mobilità interna, pensionamenti)? In che misura questa leva contribuisce concretamente al risparmio indicato?". Gli interroganti invitano inoltre il Municipio a "rivalutare l’idea di una spending review esterna, affidata a un ente indipendente, con il coinvolgimento delle rappresentanze del personale", "alla luce della limitata incisività strutturale del piano attuale". Inoltre, Avanti con Ticino & Lavoro chiede se sia "stata presa in considerazione l’introduzione di un piano volontario di prepensionamenti, mirato e selettivo, compatibilmente con la continuità dei servizi". Infine, "come si concilia l’intenzione di ridurre progressivamente il personale con la pubblicazione, sul sito del Comune, di almeno 12 posizioni aperte? È previsto un coordinamento tra strategia di contenimento e politiche di assunzione?".