Ticino
Perché così tante bocciature in prima Liceo?
Redazione
10 anni fa
Uno studio della SUPSI ha analizzato la situazione nelle scuole medie superiori del Cantone. Ecco i risultati

Si sa, sono numerosi gli studenti che bocciano il loro primo anno di Liceo o di Scuola cantonale di Commercio, o che abbandonano ancora prima. Ma la situazione è identica in tutti gli istituti scolastici del Cantone? Ed è stabile negli anni, in crescita o in diminuzione? E quali sono i principali motivi di questi insuccessi?

A tutti questi interrogativi ha cercato di rispondere uno studio commissionato dall'Ufficio dell'insegnamento medio superiore al Dipartimento della formazione e dell’apprendimento (DFA) della SUPSI, i cui risultati si trovano in una pubblicazione intitolata "Tra incognite e opportunità" che viene segnalata oggi dal DECS (vedi pdf allegato).

Nella ricerca sono stati coinvolti 1930 allievi, 31 docenti e i sei direttori dei licei cantonali e della Scuola cantonale di commercio (SCC). L’indagine, svoltasi fra il 2012 e il 2014, ha analizzato i dati statistici dal 1997/98 al 2013/14.

Dai risultati ottenuti si costata che la risposta alla prima domanda può essere ritenuta rassicurante, nel senso che non è stato osservato un particolare effetto di selettività legato alla scuola media o alla regione di provenienza. Inoltre, dall’analisi dei voti ottenuti dagli allievi durante la formazione liceale, si riscontra un allineamento generale fra le diverse sedi, pur con alcune lievi differenze.

In merito alla riuscita scolastica al termine della prima Liceo, emerge che l’opzione specifica scelta costituisce il miglior predittore del successo/insuccesso di fine anno. Da notare pure che chi, tra gli studenti della SCC, ha frequentato il corso attitudinale in tedesco alla scuola media ha maggiori probabilità di successo in prima rispetto a chi ha frequentato il corso base.

Riguardo al tema della valutazione, gli studenti sottolineano l’importanza dell’autovalutazione e della discussione con il docente; oltre a questo, gli studenti sono dell’avviso che i criteri di valutazione devono essere chiari e la procedura di valutazione trasparente e oggettiva.

È interessante osservare che tutti - direttori, docenti e allievi - concordano che per un esito positivo della transizione dalla scuola obbligatoria al medio superiore e per riuscire a far fronte alle nuove esigenze scolastiche, risulta determinante l’acquisizione delle cosiddette competenze trasversali, quali in particolare, la capacità di prendere appunti, l’organizzazione del tempo e l’apprendimento di un nuovo metodo di studio.

In sostanza, accanto a un’effettiva uguaglianza di opportunità fra gli allievi che s’iscrivono a una prima classe di scuola media superiore, la ricerca evidenzia alcuni aspetti importanti su cui occorrerà riflettere per migliorare, anche in vista dell’annunciata riforma della scuola obbligatoria “La scuola che verrà”.

Lo studio completo è nel pdf allegato.

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