
Il Dazio Grande non è sull'orlo del fallimento. Questo il messaggio forte lanciato a Teleticino da Franco Lazzarotto, membro del Consiglio di Fondazione dello storico edificio di Rodi Fiesso. "Il Dazio Grande è in piena vita" ha dichiarato Lazzarotto. "Ora, dopo 25 anni, stiamo cercando di capire quale sia la strategia migliore per andare avanti".
La struttura è sì viva, ma bisogna ora renderla attrattiva. Un salto di qualità che in tanti anni, per far quadrare i conti, non è stato possibile a causa dei costi di gestione e quel debito di un milione con il Cantone e la Confederazione, che piano piano dovrà essere appianato.
L'anno della svolta sarà il 2014. Per il rilancio della struttura il Consiglio di Fondazione vuole infatti migliorare il sito internet, farsi conoscere e creare sinergie tra la ristorazione e le attività culturali. Per questo uno dei primi passi sarà, non soltanto far capo alle attività di volontariato, ma professionalizzare. Costi che si aggiungono a costi certo, ma secondo il Consiglio di Fondazione, saranno soldi ben spesi: "Non assumeremo dall'oggi al domani dieci professionisti " ha continuato Lazzarotto "ma lo strettto necessario per una strategia a lungo termine. È indispensabile che rimaniamo competitivi e che ci siano specialisti in grado di dare la direzione giusta".
Insomma il cammino è preso, ma per trasformare il Dazio veramente in Grande servono nuove forze. Si vorrebbe anche qualche giovane della Valle, ha sottolineato Lazzarotto, "che capisca il valore dell'edificio e capace di aiutarci a gestire la struttura".
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