
Il reparto è attivo già da due anni, ma solo ora ha ottenuto la certificazione nazionale che ne attesta il pieno rispetto degli standard richiesti. Un riconoscimento che rappresenta un traguardo importante sia sul piano clinico che umano.
Meno viaggi, più vicinanza alle famiglie
Una struttura pensata per accogliere bambini e ragazzi che non necessitano delle cure intensive, ma che devono essere comunque monitorati in modo continuo da personale altamente specializzato. "Questo reparto rappresenta una risposta concreta per tante famiglie ticinesi che, fino a poco tempo fa, erano costrette a spostarsi oltre Gottardo per garantire ai propri figli questo tipo di assistenza", spiega Adam Roggia, responsabile medico dell’Unità. "Ora queste cure possono essere fornite vicino a casa".
Un livello di cura tra degenza e terapia intensiva
Le cure intermedie si collocano esattamente tra il reparto di degenza e la terapia intensiva. "Qui vengono seguiti pazienti che necessitano di un’osservazione costante, apparecchiature specifiche e personale con una formazione mirata", sottolinea la capo reparto Roberta Dotti. Si tratta dunque di bambini che non sono in condizioni critiche tali da richiedere la terapia intensiva, ma che non possono nemmeno essere assistiti in un reparto tradizionale. Un esempio classico - sottolinea Roggia - sono i virus respiratori come l'RSV.
Una certificazione frutto di due anni di lavoro
Ottenere il riconoscimento nazionale non è stato automatico. La certificazione è il risultato di quasi due anni di lavoro, durante i quali l’Unità ha dovuto dimostrare sul campo un numero minino di pazienti. "In un anno ci siamo occupati di circa 500 ore di cura", evidenzia il responsabile medico dell'Unità, "quelle necessarie per la certificazione".
Non un passaggio verso la terapia intensiva
Nonostante si tratti di un reparto “intermedio”, l’Unità di Cure Intermedie Pediatriche non rappresenta una tappa verso l’apertura di cure intensive pediatriche in Ticino. Si tratta piuttosto di un potenziamento mirato dell’offerta esistente, costruito per rispondere in modo concreto ai bisogni della popolazione. "Non faremo il passo più lungo della gamba, continueremo a collaborare con gli ospedali oltre Gottardo" ha concluso Roggia.
