
Una delegazione della Commissione di sorveglianza sulle condizioni di detenzione si è recata questa mattina presso le strutture carcerarie per verificare i fatti inerenti al parto avvenuto tra le mura della Farera giovedì scorso. Una giovane accusata di furto e in attesa di giudizio ha infatti dato alla luce prematuramente un maschietto. Si tratta di una prima assoluta a livello ticinese.
Tutto si è svolto in maniera professionale
La Commissione - composta dalla presidente Lara Filippini e dai deputati Maruska Ortelli e Giorgio Galusero - ha quindi sentito sia la prevenuta che il personale carcerario e medico, giungendo alla conclusione che “tutto si sia svolto in maniera ottimale e professionale”, si legge nella nota diramata dalla Commissione. “L’intervento degli agenti di custodia e del personale sanitario presente in sede è stato immediato e la prevenuta non è mai stata lasciata sola, bensì è stata assistita nel parto, avvenuto in maniera molto rapida e naturale. Il protocollo attivato nell’evento stesso è commisurato all’eccezionalità dell’evento”, scrive la Commissione. “La stessa puerpera”, si continua a leggere, “ha potuto confermarci i fatti occorsi e che sia gli agenti sia gli infermieri sono intervenuti immediatamente nel prestarle soccorso e l’hanno assistita dall’inizio alla fine”.
Approfondire la tematica
Considerato l’aumentare del numero di donne nelle carceri e in vista della nuova sezione femminile, la Commissione intende approfondire la tematica con la Direzione delle strutture carcerarie, nonché con il Dipartimento delle istituzioni, il Ministero pubblico e l’Ufficio del Giudice dei provvedimenti coercitivi. “L’obiettivo di una gestione ottimale in caso di donne a fine gravidanza è un punto che riteniamo importante per la salvaguardia delle puerpere, ma anche al fine di migliorare la gestione di eventi simili che potrebbero ripresentarsi”, conclude la nota.
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