
In vista dell’imminente inizio del campionato (1° ottobre) la Gioventù Biancoblu informa, tramite un comunicato, che non sarà presente all’interno degli stadi per tifare la propria squadra.
A causa della situazione attuale data dal coronavirus, che impone una serie di norme da seguire, la GBB ha deciso di rinunciare alla presenza nelle piste.
«La nostra presenza negli stadi è sempre stata caratterizzata da vicinanza, calore umano, coreografie, corde vocali provate, corpi che insieme saltano, ballano e sudano. Tutte cose che risultano oggi impossibili.» E quindi «per una questione di buon senso e di coerenza, questa è la decisione che abbiamo preso come gruppo.»
Decisione non facile da prendere ma che in questo momento è la soluzione migliore per il gruppo Biancoblu, che rimane in ogni caso pronto a tornare appena lo potrà fare a «modo suo».
E viene comunque lanciato un invito a «continuare ad abbonarsi e a dare il proprio contributo (anche economico) per resistere in questi tempi cupi.»
Inoltre, il gruppo espone le sue intenzioni riguardo ai timori per il futuro, dichiarando che «allo stesso modo ci preoccupa particolarmente l’apparato di controllo e di tracciamento che sta per essere sdoganato senza nessuna discussione– dopo l’ennesimo tentativo di imporlo maldestramente nel corso della stagione scorsa da parte del solito noto. E proprio nell’anno del ritorno dei diffidati a seguito della triste operazione della partita con il Losanna, ribadiamo che in tempi di «normalità» ci opporremo a ogni tipo di controllo e non accetteremo l’introduzione di tali mezzi coercitivi. Che continuino quindi pure a “ribollire le budella” del suddetto ma “il campionato alla nordamericana” non troverà spazio alla Valascia. Nuova o vecchia che sia.»
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